Pubblicato il 30/06/2015, 11:32 | Scritto da La Redazione

“L’Unità” torna in edicola con la pubblicità venduta dal “Sole 24 Ore” – Guido Veneziani chiude il canale Vero

“L’Unità” torna in edicola con la pubblicità venduta dal “Sole 24 Ore” – Guido Veneziani chiude il canale Vero
Mentre rinasce il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, l’editore dei giornali popolari sospende le emissione della rete televisiva sul digitale terrestre.

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 21, di Marco Mele.

Dopo undici mesi l’Unità riprende le pubblicazioni

Il direttore è Erasmo D’Angelis.

Dopo undici mesi di assenza, l’Unità torna in edicola. Con un nuovo assetto societario, 250mila copie di tiratura per la prima uscita di oggi e la decisione di rinunciare al finanziamento pubblico. La nuova società editrice è di proprietà all’80% della Piesse (controllata al 60% da Guido Stefanelli e al 40% da Massimo Pessina), mentre il Pd ha quasi il restante 20% dell’editrice attraverso la Fondazione Eyu (Europa You Dem-Unità). Guido Veneziani è sotto l’1% e ha lasciato il consiglio di amministrazione. Direttore è Erasmo D’Angelis, che lascia il posto di coordinatore di Italia sicura, struttura di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico. Obiettivo: 20mila copie al giorno di venduto e pareggio di bilancio. Il quotidiano ha affidato alla System 24, concessionaria del Gruppo 24 Ore, la raccolta pubblicitaria sia per l’edizione cartacea sia per quella online. «La scelta di System 24 darà un fondamentale contributo – commenta Guido Stefanelli, amministratore delegato dell’Unità srl – al nostro giornale che, non prendendo alcun tipo di contributo pubblico, vivrà della vendita nelle edicole e della pubblicità».

Ivan Ranza, direttore generale della System 24, sottolinea a sua volta: «Continuiamo il percorso di rafforzamento della nostra strategia che punta a consolidare e incrementare il più rilevante polo di informazione di qualità in Italia». «Uno spazio di libertà, di confronto, di discussione. Adesso tocca a noi averne cura», così Matteo Renzi, in qualità di segretario dei democratici, commenta su Twitter il ritorno in edicola del quotidiano fondato nel febbraio 1924 da Antonio Gramsci. Saranno 29 i giornalisti in redazione, compresi il direttore e i pubblicisti, più sei poligrafici, con redazione centrale a Roma. Un organico pari a circa la metà rispetto alla sessantina di giornalisti, pubblicisti compresi, della precedente Unità, il quotidiano edito dalla Nie, Nuova Iniziativa Editoriale, che ha cessato le pubblicazioni nell’agosto dello scorso anno, con tanto di pignoramenti e richieste di risarcimento piovute sulle spalle dei giornalisti, a fronte di un’editrice non in grado di far fronte ai creditori e alle tante querele temerarie ricevute.

«C’erano 34 milioni di debiti commenta Francesco Bonifazi e una perdita consolidata di 800mila euro al mese, ma siamo riusciti a mantenere l’impegno di riaprire l’Unità e Piesse è stata una compagna preziosa e paziente. Prima il nostro impegno societario era minimo, dello 0,069%, ora invece è circa del 20 per cento». Nei prossimi diciotto mesi, a seconda dei risultati, è possibile un’allargamento della redazione, attingendo ai redattori dell’Unità non reintegrati. Nel numero speciale in edicola oggi, l’Unità comincia a pubblicare integralmente l’ultima enciclica di Papa Francesco , “Laudato sì” su ambiente ed ecologia. Una pagina al giorno alla satira, curata da Staino.

 

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 20, di Giovanni Galli.

Veneziani cambia

Riorganizzazione: i magazine alla Vero communication. Sospeso il canale televisivo Vero.

Proprio nel giorno in cui torna in edicola l’Unità, si aggrava la crisi del gruppo Guido Veneziani Editore. Sospensione del canale televisivo Vero sul digitale terrestre (con i fan delle telenovelas in subbuglio) e cambio di casa editrice per i vari periodici del gruppo: non è più la GV Periodici di via della Chiusa a Milano, ma la Vero Communication srl con sede a Nuvolento (Brescia). Gli ultimi numeri di Vero, Vero Tu, Stop, Top, Miracoli ecc… erano usciti in edicola a singhiozzo, a seguito di tensioni con i distributori per i forti ritardi nei pagamenti. E pure molti giornalisti delle redazioni, per il momento ancora in via della Chiusa a Milano, lamentano di non vedere lo stipendio da almeno tre mesi. Guido Veneziani, fino a poche settimane fa, era l’editore di riferimento della nuova Unità, quotidiano sul quale puntava molto con piani editoriali innovativi e ad ampio respiro nazionale e popolare. Poi, a fine maggio, le cose hanno iniziato a mettersi male, con la notizia di Veneziani indagato dalla procura di Asti per bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice relativamente alle vicende della stamperia piemontese Roto Alba (controllata dal suo gruppo) e probabilmente destinata al fallimento. Di qui ne è conseguito un passo indietro dell’editore dalla iniziativa dell’Unità, con Guido Stefanelli (amministratore delegato di Pessina Costruzioni) e l’apparato del Pd che ne hanno preso il pieno controllo.

Nelle settimane successive ci sono stati ulteriori problemi di liquidità alla Guido Veneziani editore. Va comunque ribadito che i giornali del gruppo, che hanno vendite solide e un buon conto economico, ora sono regolarmente in edicola. Il business di Veneziani come editore di carta stampata, in realtà, ha sempre funzionato. La tv (nata nel giugno 2012, ma ben presto ridimensionata) e le operazioni del polo tipografico (Roto Alba, Mazzucchelli ecc… che si barcamenano tra fallimenti annunciati e procedure di concordato) non sono invece andate bene e hanno messo in tensione i conti di tutto il gruppo Guido Veneziani editore. Che ora cerca di sistemare le cose per ripartire.

 

(Nella foto la prima pagina de l’Unità di oggi)