Pubblicato il 06/07/2017, 15:37 | Scritto da La Redazione

NOVE: questa sera il docufilm Professione Lolita

NOVE: questa sera il docufilm Professione Lolita
Lo scandalo delle baby squillo dei Parioli, che imperversò su tutti i rotocalchi in Italia nel 2013, viene ripercorso questa sera nel docufilm "Professione Lolita" su Nove.

Professione Lolita è diretto da Carlo Lavagna

Ottobre 2013: esplode il caso delle ‘baby squillo dei Parioli’. Due teenager romane (14 e 15 anni) si prostituivano in un appartamento del quartiere, con la protezione di un trentenne che organizzava gli appuntamenti. Il caso assume subito rilevanza mediatica nazionale.

Cosa c’è dietro questa storia? Chi sono veramente le protagoniste, consapevoli e inconsapevoli, di questa disavventura? Quali turbamenti si annidano in questo fatto di cronaca? Per capirlo bisogna ascoltare le voci dei veri protagonisti della vicenda.

Professione Lolita è il titolo del docufilm scritto da Daniele Autieri e Stefano Pistolini, prodotto da IIF-LMG Lucisano Media Group per Discovery Italia, per la regia di Carlo Lavagna, in onda in prima tv in esclusiva Giovedì 6 luglio alle 21:15 su NOVE (tasto 9 del telecomando).

La definitiva chiusura del procedimento giudiziario ha portato alcuni dei protagonisti della vicenda alla decisione di parlare e dire la loro davanti alle telecamere.

Mirko Ieni, il protagonista principale della vicenda, condannato a una pena di nove anni e quattro mesi, l’uomo che ha affittato l’appartamento di viale Parioli ed è stato per mesi al centro delle cronache nazionali senza mai rilasciare dichiarazioni, lo fa per la prima volta in TV in un’intervista esclusiva che contribuisce a riscrivere la storia e potrebbe cambiare la percezione dell’opinione pubblica sull’effettivo ruolo di “buoni” e “cattivi” nella vicenda, offrendo anche una riflessione sull’effettivo ruolo dei media in casi del genere.

Il docufilm presenta, inoltre, materiali originali e inediti a cominciare dai testimoni di corredo che parlano per la prima volta – come gli investigatori privati ingaggiati dalla madre di una delle ragazze o i consulenti informatici della Procura di Roma che lavorarono geolocalizzando le posizioni dei clienti nell’appartamento, contribuendo alla loro identificazione.

Infine, Professione Lolita ricostruisce le testimonianze delle due ragazze presso i pubblici ministeri: attraverso documenti originali che tracciano un quadro drammatico, reale, a tratti terrorizzante e in altri momenti commovente, su come stia cambiando il mondo degli adolescenti.

(Nella foto una scena di Professione Lolita)