Pubblicato il 25/07/2016, 13:31 | Scritto da La Redazione

Cubik Tv, la tv in streaming con tanti contenuti culturali

Cubik Tv, la tv in streaming con tanti contenuti culturali
Ai blocchi di partenza la nuova emittente via Internet, che punta su contenuti di qualità, ma ha un'aspirazione in più: diventare la versione televisiva dei social network con iniziative di partecipazione, blog e suggerimenti del pubblico sulla struttura stessa dei palinsesti.

Webserie, arte, film d’autore da Venezia la sfida di Cubik tv

 

Rassegna stampa: Affari&Finanza, pagina 23, di Eleonora Vallin.

Ai blocchi di partenza la nuova emittente via Internet, che punta su contenuti di qualità, ma ha un’aspirazione in più: diventare la versione televisiva dei social network con iniziative di partecipazione, blog e suggerimenti del pubblico sulla struttura stessa dei palinsesti.

Si chiama Cubik tv, si vede solo se si è connessi a Internet, è gratuita e, dopo un test globale che ha fidelizzato in pochi mesi 5 milioni di utenti, a settembre sarà ufficialmente lanciata in Italia. I fondatori sono tre veneziani di Portogruaro, oggi soci della Cubik Group Srl che controlla Cubik tv. Si chiamano Alberto Baldanello, amministratore delegato della società, Lorenzo Baldanello, fratello e responsabile dell’Ufficio legale e Francesco Zaccheo, chief executive officer. Cubik occupa oltre 40 persone, tra dipendenti e collaboratori, nelle tre sedi di Portogruaro, Roma e Milano. Il business plan stima almeno 30 milioni di ricavi nel 2017: «Puntiamo allo sbarco in Borsa nel 2020», anticipano i fondatori. La holding ha appena aperto il capitale a un pool di investitori, tutti imprenditori locali, che hanno rilevato, riuniti nella società Blonay, il 10% delle quote. Ora però servono altri capitali e competenze manageriali. «Siamo in trattativa con diversi operatori del settore per fare entrare un nuovo socio di minoranza nell’equity e fare il salto di qualità», spiega l’ad Baldanello. Il futuro è già oltre confine: entro fine anno Cubik aprirà a Miami e sta cercando la giusta location in Oriente, per conquistare il pubblico della social-tv cinese.

Tutto è iniziato un paio d’anni fa. L’occasione arriva da una sfortunata vicenda imprenditoriale, conclusa con un fallimento, che lascia in eredità uno stock di pellicole importanti e di diritti vari. Baldanello e Zaccheo acquistano il pacchetto e si ritrovano a portafoglio tutta la filmografia di Fellini e alcuni famosi classici del calibro del Cacciatore con Robert De Niro. Da qui, l’idea di creare un network televisivo diverso. «Una tv solo su Internet e gratuita per l’utente che si registra al sito», precisa Baldanello. I film di Fellini si rivelano il migliore biglietto da visita, specie in America. Cubik Tv parte da qui, ma il canale cinema va oltre le previsioni e, così, i tre veneziani decidono di ampliare l’offerta «andando a intercettare gusti e interessi in un’unica piattaforma web, con contenuti di qualità e diversi canali tematici», raccontano. Oggi l’utente accede alla tv ancora in fase beta. Cubik ha appena creato un blog a supporto della piattaforma, per affiancare diversi contenuti ai video e dialogare con gli utenti. A fine settembre è previsto il lancio con l’apertura di 16 canali.

A luglio 2016 risultano registrati al sito già 5 milioni di utenti: il 60% sono cittadini italiani, il 40% hanno residenza nel resto del mondo, soprattutto Usa, Germania, Francia, Uk. «Siamo una social tv non solo perché Cubik è gratuita ma perché vogliamo coinvolgere tutti nell’interazione e nella creazione di contenuti», spiega Matteo Gobesso, responsabile delle relazioni esterne. «Stiamo lanciando diversi format a marchio “Into the”, una specie di social web talent show perché gli utenti ci mandino contenuti da selezionare. Oggi è già attivo “Into the lab” per il genere horror. Dario Argento e Sergio Stivaletti saranno i nostri coach per selezionare i migliori filmati emergenti per crearne una serie. Valorizzeremo i migliori talenti italiani ed esteri». Online ci sono già 20 serie americane in lingua originale e sottotitolate grazie all’accordo firmato con world wide web series, il blog specializzato nel fenomeno, punto di riferimento sul mercato italiano per chi realizza o vuole realizzare webserie, e più di 900 titoli di film a cui si aggiungeranno le novità in acquisizione o co-prodotte che, grazie all’accordo con Cecchi Gori Group potranno avere anche una distribuzione off line, quindi home video o cinema. Su Cubik ci saranno anche canali specializzati sull’arte, con i documentari del Fai e una partnership con l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, e news grazie alla collaborazione con Agi per tg e approfondimenti.

Ci sono anche un canale Charity in partnership con la Fondazione Francesca Rava, uno Kids con i cartoni dell’indiana Toonz Media Group, poi sport, medicina-salute, e cibo grazie agli accordi con Lorenzo Vinci, Chef in camicia e Tesori de Marca. «Con i soli contenuti il nostro obiettivo è arrivare a 8 milioni di utenti a fine 2016», spiega l’ad. Cubik tv viaggia su tutti i device: telefono, ipad e computer. Per le Tv, se l’utente ha già una smart tv predisposta per l’interfaccia mobile, il consumatore può il suo telefono come un telecomando. Viceversa può acquistare una chiavetta auto-istallante proprio da Cubik (a settembre saranno vendute dalla grande distribuzione) per il collegamento web. «Con il lancio ufficiale – aggiunge Gobesso -usciranno anche le App compatibili per los e Android; le televisioni di nuova generazioni Samsung avranno già l’App installata. Ci si potrà collegare anche con le console dei videogiochi». L’investimento in tecnologia e diritti è stato fatto dai fondatori con risorse proprie, senza ricorso al debito. Ma come si guadagna con una web tv gratuita? «Con la pubblicità, operazioni commerciali, sponsorship o product piacement e una serie di attività collaterali come le chiavette», spiega Gobesso. «Ma il valore è il singolo utente registrato che viene valorizzato. Perché quando qualcuno inserisce le informazioni nel form, viene catalogato: noi sappiamo in tempo reale cosa consuma, cosa gli piace, è questo il valore capitale delle aziende come la nostra».

 

(Nell’immagine il logo di Cubik Tv)