Pubblicato il 05/02/2016, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Lucia Ocone: “Il mio personaggio di ‘Tutti insieme all’improvviso’ mi assomiglia molto. E ora torno a imitare DolceNera”

Lucia Ocone: “Il mio personaggio di ‘Tutti insieme all’improvviso’ mi assomiglia molto. E ora torno a imitare DolceNera”
L'attrice comica parla a TvZoom del suo ruolo nella fiction di Canale 5, a fianco di Giorgio Panariello, e a "Quelli che il calcio" torna nelle vesti della cantante che sarà coach nel talent show di Rai 2, "The Voice".

Momento fecondo, per Lucia Ocone. La brava attrice romana si divide tra Canale 5, con la fiction prodotta da PicoMedia, Tutti insieme all’improvviso (doppio appuntamento in prima serata questa settimana, venerdì 5 e domenica 7 febbraio) e Rai 2, con le sue incursioni comiche alla corte di Nicola Savino e della Gialappa’s Band in Quelli che il calcio. Proprio nel contenitore sportivo la recente performance del suo personaggio, Veronika, ha strappato più di un applauso da parte dei sostenitori delle Famiglie Arcobaleno, in aperta contrapposizione con la platea del Family Day nel dibattito sui diritti civili e l’estensione del diritto di adozione alle coppie omosessuali. «Il mio pensiero in materia non è un mistero», dice lei, «Sono semplicemente favorevole al diritto di tutti di effettuare delle scelte».

Tutti insieme all’improvviso è un felice mix di comedy, sentimento e amore per gli animali, argomento molto ruffiano nell’era social in cui spopolano meme su cani e gatti.

Non è una novità, inserire i nostri amici animali in un contesto televisivo. L’idea esiste dai tempi di Rin Tin Tin e trovo sia molto carina: i cani diventano la leva per raccontare storie, farle intrecciare tra loro, facendo entertainment garbato. Sul set ci siamo divertiti un mondo: eravamo alle prese con 20, 30 cani da spupazzare tutto il giorno.

Il suo personaggio è quello di Laura, sorella di Annamaria (Lorenza Indovina), veterinaria tanto scrupolosa sul lavoro quanto imbranata nella vita sentimentale.

Sono io. Sono io in tutto e per tutto.

Si rispecchia in quelle caratteristiche?

Credo che in quelle caratteristiche si possano rispecchiare molte donne di oggi. Siamo indipendenti sul lavoro, ci dobbiamo mostrare in apparenza forti per sgomitare in ambienti tradizionalmente maschili. Poi sui sentimenti crolliamo come delle adolescenti.

La forza esteriore come corazza?

Più sei un caterpillar sul lavoro, più sei impacciata nel tuo privato. Di solito funziona così. Gestire il cuore non è un mestiere, non è qualcosa che si impara a scuola. Per questo la mia relazione con Giorgio Panariello nella storia riserva delle sorprese brillanti. E tanti meccanismi di identificazione per il pubblico.

Il pubblico femminile ha sempre anche un occhio di riguardo in più per le tematiche relative agli animali.

Sul set lavoravamo con Massimo Perla, un addestratore bravissimo. Ho imparato a conoscere le modalità di interazione di tutti gli animali, appena avrò tempo farò anch’io un corso da addestratrice.

Ha dei cani?

No, ho due gatti, perché sono animali più indipendenti. Avere un cane è come avere un figlio, devi dedicargli molte più attenzioni e io, al momento, non avrei il tempo per farlo. Però sono “zia” dei due cani di mia sorella, mettiamola così. Un passo alla volta.

Nicola Savino e i Gialappi sono in rampa di lancio con il DopoFestival. Li seguirà nella missione?

No, ho già dato nel 2008 con Elio e Le Storie Tese. Quest’anno me li gusterò da spettatrice. So che hanno già in mente sorprese fortissime.

Nel frattempo, a Quelli che il calcio, la sua Veronika ha preso una posizione netta in materia di adozioni.

Da sempre sono schierata su una posizione netta, non è un mistero. Lo dico senza strascichi polemici. Sono favorevole a che tutti possano effettuare una libera scelta. Faccio mie le parole usate da Luciana Littizzetto: se tutti hanno diritto di scegliere, non si lede la libertà di nessuno. Dunque per nessuno dovrebbero sussistere problemi di sorta.

Ha ricevuto critiche o pressioni per il suo sketch?

Nessuna pressione e nessuna critica. Tantissime visualizzazioni su YouTube, che è una bella gratificazione.

Il ruolo del comico ha una valenza anche di sensibilizzazione sulla contingenza?

Magari piccola, ma mi piace pensare che ce l’abbia. Se un personaggio televisivo parla di un argomento in cui molti si possono identificare, un messaggio arriva. Magari un quindicenne che vive in provincia e si sente sbagliato a causa delle sue inclinazioni, capisce di non essere solo.

Sta lavorando a qualche nuova imitazione per l’immediato futuro?

Le mie imitazioni nascono da fatti d’attualità, dunque, in un certo senso, ho bisogno che accadano cose quotidianamente. Quando Madonna era inciampata e io l’avevo imitata, mi ero divertita un mondo. La prossima tappa sarà l’imitazione di Dolcenera nella prospettiva di The Voice. L’ho già imitata in passato, le tocca pure questa volta.

Come sono, di solito, le reazioni degli imitati?

Facendo i dovuti scongiuri, nessuno per ora se l’è mai presa. Le risposte si traducono o in complimenti o, al massimo, in silenzi. Credo che il segreto stia nel garbo con cui ci si approccia a questo mestiere: saper cogliere l’essenza di un personaggio, i tratti distintivi, senza eccedere nella volgarità.

Si rivede mai, dopo essere andata in onda?

In continuazione. Questo perché sono ipercritica nei confronti del mio lavoro. Ogni settimana ho un gruppo d’ascolto fatto di amici per Tutti insieme all’improvviso. E poi credo molto nel giudizio dei social. Li consulto, leggo tutti i commenti, anche quelli sarcastici. Sono il metro di misura di questa generazione.

Un desiderio per il futuro?

Tornare a fare teatro. Non ho avuto il tempo materiale per farlo, perché mi sono divisa tra tv e set di cinema. Ma con i miei autori stiamo pensando a qualcosa. Mi piacerebbe un ruolo brillante in una commedia, non penso per ora di portare i miei personaggi in un unico show, vorrei una sfida diversa, che mi permettesse di cimentarmi come attrice in un contesto teatrale articolato.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Lucia Ocone)