Pubblicato il 18/01/2016, 13:32 | Scritto da La Redazione
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Mara Venier: “Maltrattata dalla Rai, non festeggio ‘Domenica In’” – Pamela Prati: “Il Bagaglino tornerà in tv. Me l’ha promesso Silvio”

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 37, di Renato Franco.

Venier: maltrattata dalla Rai, non festeggio “Domenica In”

La polemica sui 40 anni del programma.

Un’assenza rumorosa. Domenica In ieri festeggiava i suoi 40 anni, ma al party organizzato da Paola Perego e Salvo Sottile mancava Mara Venier, che si era guadagnata sul campo il titolo di «signora della domenica», per essere la donna con più edizioni da conduttrice tra la metà degli anni Novanta (quattro volte) e i primi anni 2000 (altre quattro occasioni), fino all’ultima apparizione nella stagione 2013-14. Come usa oggi Mara Venier ha dato la sua spiegazione via Instagram: «Tutti i quotidiani mi danno ospite a Domenica In. Non è così, ho rifiutato l’invito. Mi auguro che la nuova dirigenza Rai abbia più rispetto per chi ha dato tanto a questa azienda. Se il dg Campo dall’Orto vuole spiegazioni, sono pronta a dargliele». Innanzitutto il giallo. In ben due comunicati stampa ufficiali della Rai veniva indicata nel cast degli ospiti nonostante avesse declinato l’invito: «Questo è l’aspetto più curioso e incomprensibile – spiega Mara Venier -. Già dieci giorni fa avevo spiegato che non ci sarei stata e nonostante la rettifica al primo comunicato firmato dalla Rai, ne è uscito un altro in cui c’era il mio nome. Non capisco perché».

Il perché della sua assenza invece ha ragioni precise: «Ho detto di no per problemi personali privati tra me e Paola Perego». Non aggiunge altro, ma la cronaca dice le due conduttrici erano legatissime – non solo cene insieme, Mara è stata la testimone di nozze – e che nel 2014 Domenica In passò da Venier a Perego, moglie di Lucio Presta, allora anche manager di Mara Venier, che poi si è rifatta una vita (televisiva) a Mediaset. Quanto al rispetto chiarisce: «Nella concisione ho messo insieme due cose. Ripeto: la mia assenza dai festeggiamenti è per problemi privati e personali. Il rispetto invece ha a che fare con il modo in cui due anni fa sono stata esclusa dalla Rai. Penso che ci voglia maggiore rispetto per personaggi come me, ma non ci sono solo io che hanno dato tanto a questa azienda. I direttori sono liberi di cambiare i conduttori per carità, ma questo non toglie che ci debba essere stile, educazione, sensibilità. Mi hanno tolto La vita in diretta e Domenica In senza nemmeno una convocazione, senza dirmi nulla, senza un ringraziamento, l’ho trovato molto inelegante, mi hanno dato un calcio come si fa con una scarpa vecchia». Si riferisce al direttore di Rai 1 Leone? «Parlo della dirigenza Rai, dei vertici che ora non ci sono più e certo anche di Leone che è un direttore di rete».

Rassegna stampa: Libero, pagina 14, di Alessandra Menzani.

“Il Bagaglino tornerà in tv. Me l’ha promesso Silvio”

La soubrette pensa all’Isola dei famosi. “Spero di vedere a teatro anche Renzi. Votarlo? Non so. Sogno di condurre Sanremo. L’abbandono di mio padre? Non l’ho ancora superato del tutto”.

Solare, disinibita, con un corpo che sfida le leggi della fisica (ha 57, ma ne dimostra 27), Pamela Prati è l’icona della Prima Repubblica in tv, dal Bagaglino alle edizioni di Scherzi a parte da 18 milioni di telespettatori, dalle commedie sexy alle copertine su Penthouse e Playboy. Non si è mai risparmiata. In realtà la showgirl, nata nel 1958 in provincia di Sassari con il nome di Paola Pireddu, ha un passato di dolori devastanti: fino ai dieci anni vive in un collegio di suore perché sua madre, vedova di guerra, non riesce a occuparsi di lei e dei suoi fratelli; il padre la abbandona e si fa vivo solo anni dopo, quando lei è ricca e famosa, per chiedere soldi. Dieci anni fa Pamela perde l’amatissima mamma e il dolore la paralizza, da allora non riesce più a prendere né aerei né ascensori. Nonostante tutto, affronta la vita come una guerriera, con il sorriso e la voglia di parlare di cose belle: «Il lavoro mi ha salvato», dice.

Il Bagaglino va in scena a teatro, senza sosta, dal mitico Salone Margherita di Roma. Le manca la tv?

«È un peccato che lo spettacolo non sia più su Canale 5, i telespettatori ne avrebbero bisogno: non c’è più un varietà che unisce la famiglia. Tutte le sere la gente viene a teatro, anche se piove, anche se non trova il parcheggio, viene ed è felice».

Anche Silvio Berlusconi di recente è stato da voi, in prima fila.

«Lui è un grande fan, ha passato delle ore piacevoli. Ha sempre amato il Salone Margherita e Pingitore, infatti ha detto che desidera riportarlo in televisione, lo ha detto a tutti noi. Sarebbe fantastico per tutto il nostro gruppo, che è la mia famiglia».

A parte Berlusconi, altri politici vengono a trovarvi a teatro?

«No. Se venisse il premier sarebbe una mossa simpatica, in fondo è anche stato ad Amici. Lo spettacolo si chiama proprio 50 Fumature di Renzi: Matteo è catapultato nell’antico Egitto, io sono Pameliside, divinità che lo mette in guardia dai nemici. Renzi è il protagonista, ci sono anche la Boschi, Bersani, Di Maio, Grillo. La satira politica è così».

Ma a lei Renzi piace?

«È simpatico ma non lo conosco. Votarlo? Non so».

Il Bagaglino è uno dei simboli della Prima Repubblica. La rimpiange?

«La rimpiangono tutti, mi pare. Il nostro era un Paese meraviglioso, oggi non abbiamo niente. Era tutto più bello: se guadagnavi un milione di lire al mese ti sentivi un signore, vivevi benissimo; oggi abbiamo i soldi del Monopoli, se hai 50 euro in tasca ti partono tutti in mezz’ora».

Tra tutti gli onorevoli passati per il Bagaglino, quale preferiva?

«Giulio Andreotti, un genio, un’intelligenza incredibile. Salì sul palco e Oreste Lionello lo imitava: non capivo quale fosse il vero e quale la copia».

A un certo punto lei lasciò la compagnia di Pingitore per condurre alcuni programmi con Teo Teocoli, Pippo Franco e Gigi Sabani. Poi tornò al Salone Margherita. Pentita?

«No, andò così: il Bagaglino inizialmente era in Rai e Mediaset mi corteggiò. Una cosa normale, anche Paolo Bonolis ha cambiato azienda varie volte. Condussi Scherzi a parte e feci 18 milioni di ascolto. Poi La Sai l’Ultima, un successo. Quando il Bagaglino passò a Mediaset tornai nella squadra. Sinceramente è difficile trovare un mio insuccesso, ho sempre fatto le scelte giuste e ho ancora tanto da dire. Vorrei un programma tutto mio oppure, perché no, fare Sanremo».

Non pecca di umiltà.

«Ma non da sola, come co-conduttrice. Anni fa ero in lizza, quando c’era Bonolis, ma la cosa sfumò. Quest’anno hanno fatto scelte diverse, magari in futuro. Mi stupisce la trovata di Gabriel Garko, di solito si punta sulle belle donne. Ma Sanremo è Sanremo, deve fare parlare. Garko debuttò nel ’93 nel mio stacchetto della sigla Che te la pongo: lui ballava, era un emerito sconosciuto. Gabriel è molto bello: piace alle donne e agli uomini».

Torniamo a lei.

«So cantare, ballare, presentare».

Tv Sorrisi e Canzoni le dedicò una copertina dal titolo: «L’ultima soubrette».

«Appunto. Di “ragazze spettacolo” in Italia ce ne sono poche. Anni fa c’erano Raffaella Carrà, le Kessler, Delia Scala. E oggi?».

È vero che sarà – pare cosa fatta – una delle concorrenti dell’Isola dei famosi a fine febbraio su Canale 5?

«Sono anni che mi corteggiano. Confesso che non ho detto ancora di no. Quando non c’è nulla di certo è meglio dire “vediamo”».

In costume è una visione. Come fa a conservarsi così bene?

«Ho fatto un patto con Madre Natura. È la genetica. Lo sa che al Bagaglino ballo senza collant, ci crede?».

Ci credo.

«Dormo otto ore, sempre. Mangio bene, vado in palestra tre o quattro volte la settimana. Faccio 40 minuti di ciclette, adduttori, addominali, spalle, braccia. Non mangio glutine né olio di oliva: sono intollerante. Vado da una nutrizionista che mi fa una specie di riflessologia ai piedi che mi depura se ho mangiato cose sbagliate: seguo una dieta legata al gruppo sanguigno, quella del dottor Mozzi: niente patate, né carne rossa. Non amo i dolci».

Una vita d’inferno, mi pare.

«Ma no. Ho iniziato dalla mia nutrizionista dieci anni fa per il reflusso gastrico-esofageo. Tutti i problemi della vita vengono dallo stomaco e dall’alimentazione. Questa donna mi aiuta a liberare l’ansia che ho dentro da tanti anni. Non chiede tanti soldi, è molto credente, la sua è una missione».

Dopo tanti anni di analisi e cure, crede di aver superato i traumi della sua infanzia? Il collegio, l’abbandono del padre…

«Sono cose che non si elaborano mai fino in fondo. Le mie cure sono state l’amore per me stessa e gli insegnamenti di mia madre che oggi, anche se non c’è più, continua a darmi. Poi ci sono il pubblico e il lavoro che amo. Mi è stato tolto tanto, ma mi è anche stato dato: quando sono sul palco mi sento amata, appagata. Gli applausi, in fondo, sono carezze che ti sono mancate da bambina».

I momenti più bui?

«Quando sono stata ferma con il lavoro, la morte di mia madre e dei miei cani. Erano la mia vita, non ne ho mai più presi altri. Ci sono persone che colmano subito quel vuoto, li ammiro, ma io non ci riesco. Non ho avuto figli. Non è stata una mia scelta, semplicemente non c’è stata l’occasione, dato che i figli si fanno in due. Ma non vivo la cosa con tristezza».

Un uomo non le manca: da sei anni è fidanzata con un ragazzo di 23 anni più giovane.

«Non voglio parlare della mia vita privata, ma solo di me. Sono un’eterna bambina. Quando ero bambina ero donna, adesso voglio fare divertire quella piccola che non ha avuto una vera infanzia: ho intenzione di raccontare tutto quanto in un libro sulla mia vita che sto scrivendo. A volte mi chiudo in casa e piango. Ma poi trovo la forza, gioisco per quello che ho, indosso l’armatura e combatto. Esco con il sorriso: la gente vuole un messaggio positivo, l’ottimismo».

 

(Nella foto Pamela Prati)