Pubblicato il 16/07/2015, 15:30 | Scritto da Tiziana Leone
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Fiorello su Periscope ci lascia quella malinconica sensazione da fine festa

Premesso: Fiorello ha ragione. È vero che la tv è fatta da gente che si stressa a livelli massimi, a parte Gigi Marzullo ovviamente, è vero che i giornali criticano, la gente mormora e il pubblico non ti dà tregua. Però il video che gira su Periscope in cui il conduttore denuncia tutto ciò, è parecchio inquietante. Il Fiorello-oltretomba che dà del coglione a chi attacca Enrico Ruggeri, reo di aver prestato la sua voce a uno spot di salami e che annuncia al mondo intero di non sopportare più la tv con tutti i suoi orridi meccanismi, ha qualcosa di sinistro. Sembra Dart Fener appena sveglio che, facendo i conti con il suo lato oscuro della forza, sfancula l’universo mondo che fino a qualche anno fa gli ha dato tutto. Per carità non deve essere facile svegliarsi tutte le mattine e ritrovarsi a condurre il Festival di Sanremo, uno show di prima serata, il preserale, il mattino e pure le previsioni del tempo, senza neanche aver mosso un dito. Non deve essere piacevole ritrovarsi un giorno sì e l’altro pure un direttore di rete che ti invoca di tornare in tv e ti lascia aperte tutte le sliding doors esistenti a Viale Mazzini nel sogno che ne imbocchi una. Ma è pur vero che ogni volta che Fiorello è tornato in tv è stato accolto da una standing ovation che nemmeno Fabrizio Corona quando è entrato in carcere. Ha avuto gli ascolti, le critiche positive e la sua gloria. Vero è che l’intera famiglia Fiorello ha nel dna il gene dell’ansia, basta anche solo una copertina con una foto un po’ sfocata per spingere Beppe a gridare che nessuno lo vuole al cinema e Rosario che la stampa ha in sé la cultura del male.

Fa bene Fiorello a scegliere di starsene in teatro, libero di fare le battute che vuole senza una schiera di avvocati di Viale Mazzini dietro le quinte, ma vederlo così rancoroso nei confronti di un mondo che l’ha sempre accolto a braccia aperte anche quando gli toccava andare ogni domenica pomeriggio da Costanzo, ti lascia quella sensazione malinconica da fine festa. Il Fiorello che preferiamo è quello che cazzeggia con Carlo Conti nello spot di una compagnia telefonica, che si fa i selfie in camerino di Jovanotti prima del suo concerto romano, che sa fare una battuta anche sul granello di sabbia delle dune di Sabaudia. A ben guardare, della splendida coppia Baldini-Fiorello è rimasto solo un opaco ricordo, fagocitata da qualche scommessa e ansia di troppo. Peccato, perché nessuno come loro era capace di farci scordare delle nostre ansie, anche solo per un’ora.

Tiziana Leone

 

(Nella foto Fiorello)