Pubblicato il 18/07/2016, 14:35 | Scritto da La Redazione

La Fascino di Maria De Filippi gode di ottima salute

Il “Fascino” di Maria De Filippi colpisce ancora Mediaset

 

Rassegna stampa: CorriereEconomia, pagina 14, di Maria Silvia Sacchi.

Dopo il rinnovo dell’accordo per cinque anni con Pier Silvio Berlusconi. Il contenzioso col fisco su auto e alimenti. La società posseduta in comune chiude il 2015 con oltre 52 milioni di ricavi. In futuro più produzioni diverse.

Forse è lei che ha detto di «no», forse il negoziato a un certo punto si è fermato. In ogni caso, la trattativa non è andata a buon fine e Maria De Filippi anziché traslocare a Discovery – il gruppo televisivo guidato da Marinella Soldi in questo momento all’attacco sul piano della tv generalista e nel quale è già approdato Crozza – ha preferito restare con Mediaset. Rinnovando, così, per cinque anni l’accordo con Pier Silvio Berlusconi, rafforzando il legame produttivo tra Fascino, la società fondata da Maurizio Costanzo, marito di Maria, e oggi di proprietà della stessa De Filippi, e di Rti (Mediaset). De Filippi, oltre a confermare tutti i suoi programmi, estenderà il suo impegno anche su altre aree tv del gruppo. E d’altra parte una trasformazione è in qualche modo necessaria perché Maria De Filippi è certamente il personaggio più forte della scuderia, ma è necessario impostare il futuro. Come la stessa Fascino sta facendo, avendo messo da tempo in cantiere la strategia di «aumentare l’operatività non limitandola ai prodotti condotti da Maria De Filippi, che peraltro vengono mantenuti e costituiscono la parte più importante dell’attività», come si legge nella relazione di gestione al bilancio 2015.

L’esercizio si è chiuso con un valore della produzione operativa di 52,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 48 milioni del 2014, con un margine operativo lordo di 2,1 milioni (1,5 nel 2014) e un utile netto di 1 milione, il doppio dell’anno precedente. Complessivamente, gli indici della Fascino sono positivi: Roe (risultato netto/ mezzi propri) netto del 5,61% e lordo (risultato lordo/mezzi propri) dell’11,61%, in crescita rispetto all’anno precedente. Il Ros (risultato operativo/ricavi di vendite) è salito dal 2,69% al 3,48%. Fascino accantona da sempre gli utili realizzati, reinvestendoli nell’attività. Gli indicatori restituiscono l’immagine di una società che, pur avendo risentito della crisi economica e pubblicitaria che ha contraddistinto quest’ultimo decennio, tende ad avere andamento stabile e costante nel tempo. La società è presieduta da Alessandro Salem e gestita dall’amministratore delegato Giuseppe De Filippi, fratello della produttrice-conduttrice.

Il compenso complessivo del consiglio di amministrazione ammonta a 265.717 euro. Come ogni anno, anche quest’anno l’assemblea che ha approvato il bilancio 2015 ha deliberato un’indennità di fine mandato per l’amministratore delegato, pari a 120mila euro lordi. Va sottolineato la disponibilità della società a fornire ogni chiarimento richiesto. Anche in relazione a una verifica fiscale risalente a prima del 2000, di cui comunque il bilancio dà conto. La relazione evidenzia, infatti, un accantonamento al fondo rischi per una «serie di cause potenziali e/o pendenti presso il tribunale nonché un contenzioso nei confronti dell’Enpals. Con sentenza dell’11 febbraio 2015 la Corte di Appello Lavoro ha condannato Fascino a pagare all’Inps 1.579.049,46 euro. Detta sentenza esecutiva – dice la relazione – contiene degli errori in diritto ed è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione».

La relazione spiega che «al fine di far fronte alle contestazioni fiscali pendenti il fondo imposte presenta un saldo complessivo di 450mila euro ritenuto congruo rispetto alle richieste dell’amministrazione finanziaria. I recuperi fiscali attengono alla scelta di dedurre costi quali noleggio delle autovetture ovvero le bevande e gli alimenti sostenuti quali spese direttamente strumentalo al processo produttivo senza tener conto delle limitazioni normative poste per tale tipologia di uscite. Tale soluzione risponde alle peculiarità del processo produttivo che si ritiene dover essere considerata all’alto del calcolo delle imposte a carico della società».«Se prendo un ospite e lo porto in trasmissione per noi è un costo relativo al ciclo produttivo», spiegano alla società. Per questo Fascino ha deciso di portare avanti il contenzioso sui costi «e ha optato per continuare a dedurre gli stessi e a detrarre l’Iva in base agli assunti sopra indicati. Si pensa, infatti, che in sede di contenzioso possano essere accolte le doglianze del contribuente»

 

(Nella foto Maria De Filippi)