Pubblicato il 03/12/2021, 17:02 | Scritto da La Redazione
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Ecco dove sta andando il mercato televisivo italiano

Ecco dove sta andando il mercato televisivo italiano
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: lo streaming sempre più da motore del cambiamento mentre il satellite è sul viale del tramonto. La broadband TVv raggiunge ormai, in termini di penetrazione, numeri paragonabili a quelli di una piattaforma mainstream come il digitale terrestre. Lo rivela il nuovo rapporto di ITMedia Consulting. Dal quale emerge che Mediaset, Rai e Sky si spartiranno ancora i 3/4 del totale ricavi (77%), anche se con un calo rispetto al 90% di appena 2 anni fa.

Il mercato tv supera la pandemia

ItaliaOggi, pagina 17, di Andrea Secchi.

Non solo un recupero della perdita di ricavi del 2020, ma anche un incremento rispetto al 2019. Così chiuderà quest’anno il mercato televisivo italiano secondo i dati del nuovo rapporto ITMedia Consulting in uscita il 7 dicembre. La crescita stimata è del 5,2% e il totale dei ricavi torna sopra gli 8 miliardi di euro (8,07 mld), a fronte dei 7,7 miliardi dello scorso anno e dei 7,9 miliardi di due anni fa. Cresce a doppia cifra la pubblicità (+10,2%), del 4,1% il canone per la Rai e dell’1,6% la pay tv. Le due risorse principali del mercato sono quindi sostanzialmente ai livelli pre-pandemia, ma la loro composizione in realtà è mutata. La raccolta pubblicitaria si sta infatti spostando verso l’online, sia per la presenza di player digitali sia per il crescente utilizzo di questo strumento da parte dei broadcaster tradizionali sulle tv connesse.

Soprattutto, però, è la pay tv ad aver subito una trasformazione epocale, con quella tradizionale che perde terreno e lo streaming che avanza potentemente. Il cambiamento di composizione giustifica anche il contenuto +1,6% della pay: gli abbonati ai servizi streaming svod 2019 (subscription video on demand) sono cresciuti, ma offrono ricavi medi più bassi rispetto alla pay tradizionale (che per giunta ha perso clienti). «Il video streaming funge sempre più da motore del cambiamento», commenta il ceo di ITMedia Augusto Preta, «e la broadband tv raggiunge ormai, in termini di penetrazione, numeri paragonabili a quelli di una piattaforma mainstream come il digitale terrestre. Se si pensa a come era il mercato televisivo italiano fino a qualche tempo fa si vede ora una realtà completamente diversa. In passato si parlava del Sud Europa e dei Paesi latini come di realtà che avrebbero abbracciato con più difficoltà modalità di consumo non lineari. Invece così non è stato, prima con Netflix, poi con lo sport. Ovviamente questa è un’analisi di come si è evoluto il mercato, senza entrare ovviamente nel merito delle problematiche di varia natura legate all’offerta in streaming del calcio».
(Continua su ItaliaOggi)