Pubblicato il 04/10/2021, 19:03 | Scritto da La Redazione

Aurora Ramazzotti: Gli Ufo esistono, non ho dubbi

Aurora Ramazzotti: «Dico no al pudore e sì al sesso»

Libero, pagina 18, di Francesca D’Angelo.

E noi che pensavamo di aver già sentito la qualunque dal buon Giacobbo… Da oggi arriva invece su Italia1 la “strana coppia” Aurora e Alvin: figlia d’arte lei, voce di radio R101 lui (ma anche miglior inviato di sempre dell’Isola dei famosi, diciamocelo), condurranno Mistery Land. Tradotto: andranno in giro per mezza Italia a caccia di mostri, fantasmi e ufo.

Esattamente cosa direte o farete che Giacobbo non abbia già svelato?
Alvin: «Bella domanda! (ride, ndr) Ia differenza non starà tanto nei contenuti quanto nel modo con cui li racconteremo. Contamineremo il linguaggio della divulgazione con quello dell’intrattenimento».
Ho capito, farete caciara.
Alvin: «Esatto! (ride, ndr) Io e Aurora ci prendiamo un sacco in giro, proprio come facciamo fuori dalla tv».
Quando però si parla di misteri, il rischio è di farsi portavoce delle più insulse fake news, amplificando di fatto una deriva comunicativa. Come vi siete mossi per arginare tale pericolo?
Aurora: «Il rischio c’è, inutile negarlo. Però a differenza delle teorie fake che circolano in rete noi non diamo mai certezze: ci limitiamo a presentare le sfumature dei vari temi, avendo sempre il massimo rispetto di chi ci guarda da casa. Questo vuol dire zero spettacolarizzazione perché il nostro pubblico è composto pure da bambini».
A proposito di fake news, di recente sono fioccate le più fantasiose teorie: dai terrapiattisti al «Non ce n’è di Coviddi». Com’è che siamo diventati così creduloni?
Aurora: «L’uomo ha sempre cercato di risolvere i misteri dell’universo. La differenza è che se una volta sapevamo arrenderci davanti all’innafferrabilità di alcune domande, oggi non ammettiamo il nostro limite. Così, quando non abbiamo risposte, ce le costruiamo da soli. Una sorta di delirio di onnipotenza».
Alvin: «Oggi poi è decisamente più facile inventarsi di sana pianta le cose…».

Giochiamo con i misteri: è più probabile che la terra sia piatta o che esistano gli ufo?
Alvin: «Sicuramente gli ufo! Non mi stupirei ci fossero più specie diverse».
Aurora: «Francesca, io sono certa di questa cosa: gli alieni esistono. Punto».
Sei stata di recente rapita da loro?
Aurora: «No, ma mi è bastato chiacchierare con alcuni esperti ufologi per convincermene. Loro non si chiedono nemmeno se esistono i marziani: sanno che ci sono».
Alvin: «Io invece posso darti una testimonianza diretta: Aurora viene chiaramente da un altro pianeta…». (ride, ndr)
Entrambi conoscete bene la gavetta: Alvin l’ha fatta in passato mentre tu, Aurora, non l’hai mai evitata. Però siete praticamente gli unici: come ci si sente a essere gli ultimi estimatori della gavetta?
Alvin: «Ah, guarda io sono un cultore assoluto! Secondo me la gavetta non finisce mai, perché c’è sempre qualcosa da imparare. Sono entrato in questo mondo da giovane, rimboccandomi le maniche, e se di tanto in tanto arrivano dei frutti allora vuol dire che si è fatto dell’ottima gavetta».
Aurora: «Vero, anche se i tempi sono un po’ cambiati da quando Alvin era giovane (ride, ndr). Oggi viviamo nell’epoca dei social e dei reality e fare gavetta vuol dire sgomitare per trovare la propria strada all’interno di un ambiente molto competitivo, sperimentando linguaggi anche lontani da noi. Io non mi posso lamentare visto che ho iniziato con X Factor».
A proposito di X Factor, tu sei stata la vera “giovane promessa” lanciata dal talent. Possibile che non ti abbiano proposto di condurre al posto di Cattelan?
«È così invece. In ogni caso non sono pronta per un palco di quella portata. Devo ancora crescere. Non ho fretta. E poi Tersigni è bravissimo!».

Se ti proponessero un one woman show su Rai1, come a Cattelan, accetteresti?
«No, no: ogni cosa a suo tempo. Guarda, qualche anno fa ho addirittura pensato che la tv non fosse la mia strada: sono molto giovane e mi basta un attimo per farmi condizionare dagli altri. A un certo punto mi sono chiesta se sarei mai riuscita a rompere quella barriera che accompagna noi figli d’arte. Ora ho più consapevolezza, ma so bene che ho tanta, tanta, strada da fare…».
Ha ragione Cattelan nel dire che le critiche sono pernacchie?
Aurora: «Io vivo in uno stato costante di critica e di giudizio, fin da quando ero bambina. È tosta, ho imparato un certo distacco, ma tutte le osservazioni del pubblico, anche le più cattive, servono per aggiustare il tiro. Inoltre, la critica professionale non può mai essere sbagliata, ma qui non parlo per esperienza: finora mi recensiscono giusto gli account fake di Instagram».
Certo che deve essere difficile essere Aurora Ramazzotti.
«Eh, va beh! Tutti ogni tanto vorremmo essere diversi, ma sarei una folle a non riconoscere quanto io sia fortunata ad avere una famiglia e una vita così belle. E poi se fai discutere significa che dici qualcosa di importante».
Su Instagram hai realizzato una serie di stories sul sesso: devo dire che sei preparatissima, pure sugli argomenti più disparati.
Alvin: «Magari Aurora ha una certa esperienza: questo non so dirtelo ancora».
Aurora: Caro Alvin, non lo saprai mai! Però devo dire che mi ha dato fastidio essere stata definita sessuologa. Ho solo risposto, con ironia, a delle domande. Non volevo insegnare nulla a nessuno».

L’idea era normalizzare il sesso, ma così non si rischia di perdere di vista il valore del pudore?
Aurora: «Del pudore, onestamente, non me ne frega granché. Ce n’è già a sufficienza. Quello che serve è affrontare con più leggerezza il sesso liberandoci da una serie di tabù e credenze errate, che finiscono solo per inibire. Io sono fortunata perché a casa mia si parla liberamente di tutto. I miei genitori hanno visto le stories e non c’è stato alcun imbarazzo».
Alvin: «La narrativa imperante esaspera il sesso, alimentando nei ragazzi la paura: l’idea diffusa è che se non sei prestante non conti nulla. Non è così».
(Continua su Libero)

 

(Nella foto Aurora Ramazzotti)