Pubblicato il 26/11/2019, 19:04 | Scritto da Gabriele Gambini

Sebastiano Lombardi: La mia Rete 4 è matura e capace di accogliere voci diverse

Sebastiano Lombardi: La mia Rete 4 è matura e capace di accogliere voci diverse
A margine della presentazione di #CR4 La repubblica delle donne, programma di Piero Chiambretti in prima serata, il direttore di Rete 4 fa il punto della situazione del suo canale.

Sebastiano Lombardi: “Siamo entrati nella cerchia di chi raggiunge il 5% in prima serata”

Sebastiano Lombardi come manager-artiere specializzato in restauri? Forse un pochino sì. Al direttore di Rete4 bisogna dare il merito di aver rivoluzionato estetica e contenuti del canale, facendolo tornare, come da desiderio espresso dalla proprietà, un punto di forza nel carniere televisivo di Cologno Monzese. La ricetta contamina ingredienti consolidati: tanto infotainment che strizza l’occhio agli afflati territoriali (Mario Giordano, Paolo Del Debbio), approfondimenti meno lancia in resta (Barbara Palombelli), e poi Forum, Quarto Grado, il ritorno di Piero Chiambretti, una programmazione dai risvolti non univoci. La sfida era entrare nel club del 5% in prima serata. Ma anche lanciare il guanto a LA7, seppur questo Lombardi non lo dica esplicitamente.

Che cosa vi rende più soddisfatti, numeri alla mano?

Siamo riusciti a ricostruire una rete. Questo è ciò che ci soddisfa. Abbiamo guadagnato il 30% di ascolto sugli individui. Siamo passati dal mondo del 4% a quello del 5%, entrando in una ristretta cerchia di editori televisivi che stanno tutti in 0,8 punti di share. Dietro a Rai1 e Canale 5 ci sono Rai3, Italia 1, Rai2 e Rete 4.

Avete modificato l’approccio con il pubblico?

Ci siamo posti i nostri obiettivi con la volontà di non perdere il pubblico tradizionale al quale eravamo legati. Un pubblico abituato ad essere ingaggiato in un maniera forte, con opinioni nette. Penso a Forum, ma anche alle produzioni di prima serata. Questa peculiarità ci ha aperto ad altri tipi di spettatori. Quel genere di persone che fingeva di non sapere che Rete 4 c’era e stava al tasto numero 4 del telecomando.

Non avete mai dichiarato di volervi sfidare con LA7, però in quell’arena di riferimento, il canale di Cairo sguazza eccome.

Con soddisfazione siamo entrati nel campo del 5% dal quale La7 è fuori in prima serata. Abbiamo battuto La7 nel prime time e nelle 24 ore. E abbiamo guadagnato il 50% sul pubblico dei laureati, un pubblico che sulle prime può risultare sorprendente per un canale che non lesina sui contenuti popolari.

Barbara Palombelli da un lato. Mario Giordano dall’altro. Una contaminazione di indirizzi politici, uno di estrazione maggiormente – se si può dire così – liberale, l’altro che strizza l’occhio alla contingenza sovranista. I due aspetti possono convivere?

Possono e devono. Non ci poniamo un problema di indirizzo politico, ma di maturità editoriale. Un approccio baricentrico come quello che prevede Palombelli e Giordano è indice della presenza di un editore maturo, consapevole dei propri mezzi, capace di accogliere voci differenti nella consapevolezza che un confronto tra punti di vista diversi è propedeutico a stuzzicare l’interesse del pubblico e a informarlo in modo completo.

Gabriele Gambini

(nella foto Sebastiano Lombardi)