Spot tv: continua il no sense di Buondì Motta
Lo spot tv di Buondì Motta è stato ideato da Saatchi&Saatchi
Ci avevano provato l’anno scorso con lo spot dell’asteroide e dopo aver sterminato l’intera famiglia il sequel non poteva che essere dedicato ai morti viventi. Nell’ultimo spot tv Buondì Motta, in onda in questi giorni, infatti, una famiglia di zombie (sono quelli morti nelle campagne precedenti?) si riunisce intorno al tavolo, declamando in linguaggio da oltretomba il prodotto. Poi la famiglia si dispera, e forse muore, perché i Buondì sono finiti.
Se gli spot dell’anno scorso avevano sollevato qualche dibattito (a qualcuno aveva dato fastidio il fatto che la ragazzina antipatica invocasse l’eliminazione dei congiunti a mezzo asteroide), quello di quest’anno non dovrebbe dare problemi, visto che appare privo di qualunque significato.
La campagna, durante la programmazione, si è arricchita di un nuovo soggetto, nel quale due zombie si affrontano in un supermercato per l’ultima confezione di Buondì Motta, e vengono battuti sul tempo da una vivente. Questo secondo soggetto frantuma qualunque ipotesi che ci fosse una chissà quale strategia dietro la scelta di questo trattamento: è brutto e basta.
Il trucco degli zombie è realizzato con una spolverata di gesso, la recitazione sembra quella dell’oratorio e la narrazione corre lungo una linea assolutamente piatta per tutto il tempo. Forse l’hanno fatto apposta e nel tentativo di fare il verso alla retorica della «colazione della pubblicità» hanno finito col fare il verso ai B-Movie dell’horror stile Roger Corman. E la domanda sorge spontanea: ma perché?
GUARDA LO SPOT TV BUONDÌ MOTTA
Brand: Buondì Motta
Agenzia: Saatchi&Saatchi
Regia: Ben Callner
Casa di produzione: Filmmaster Productions
Pianificazione: Phd
Compost
(Nella foto un frame dello spot tv Buondì Motta)