Pubblicato il 04/06/2016, 16:32 | Scritto da La Redazione
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Accordo tra Rai e Netflix per la serie made in Italy Non uccidere

Accordo tra Rai e Netflix per la serie made in Italy Non uccidere
Antonio Campo Dall’Orto, a casa di Bill Gates, ha incontrato Reed Hastings e ha parlato della fiction di Rai 3. LA tv in streaming potrebbe coprodurre la seconda serie. Così Aldo Fontanarosa su “La Repubblica”.

Una serie per due. Rai e Netflix c’è l’accordo

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 53, di Aldo Fontanarosa.

Netflix mette nel mirino Non uccidere, la fiction made in Italy in onda su Rai 3. La televisione via cavo statunitense è pronta a entrare nella produzione della serie tv, a partire dalla seconda stagione che è già in fase di scrittura. Questa concreta possibilità prende corpo dopo la missione americana di Antonio Campo Dall’Orto, che ha incontrato l’ad di Netflix Reed Hastings a Seattle, ospiti entrambi di casa Bill Gates. Campo Dall’Orto punta a portare i prodotti tricolori in tutto il mondo attraverso accordi commerciali e coproduzioni con i grandi editori globali. La prima stagione di Non uccidere in onda tra settembre 2015 e febbraio 2016 ha raccontato le imprese di Valeria Ferro, ispettore della Squadra Omicidi di Torino. Valeria (interpretata da Miriam Leone) è una donna coraggiosa ma anche profondamente ferita perché sua madre (Monica Guerritore) è finita in carcere per l’assassinio del padre. Ora, Non uccidere ha ottenuto ascolti decorosi sulla Rai 3, con uno share del 4,36% l’11 settembre 2015, del 4,04% il 30 gennaio 2016, del 4,25 il 22 febbraio. Ma la produzione può crescere molto, almeno nelle previsioni delle grandi televisioni internazionali che l’hanno adocchiata.

Ad aprile, ad esempio, Arte si è aggiudicata i diritti della-seconda stagione di Non uccidere per la Francia e la Germania. E ora la fiction è sul tavolo di Netflix che valuta se entrare nella produzione insieme a Rai Fiction e a FreemantleMedia, che già la finanziano. Netflix, d’altra parte, deve prepararsi al nuovo quadro di regole europee e italiane. L’Ue ha annunciato la riforma della sua Direttiva sui Media audiovisivi del 2010. E il nuovo testo se approvato permetterà ai singoli Stati di incalzare editori come Netflix. Questi editori dovranno sostenere un certo numero di opere nazionali, sulla base del fatturato che realizzano nel Paese.

Novità intanto anche per l’informazione di Rai 3 dove Gazebo oggi in onda di giovedì e di domenica può raddoppiare e prendere ben 4 serate. Una settimana fa, in un’intervista al Foglio, Daria Bignardi ha annunciato una striscia d’informazione politica tra le 20 e le 20.30 («con le notizie di giornata»); e una striscia di satira e news dopo le 23.30 in seconda serata. E proprio questa seconda striscia verrebbe occupata da Gazebo, la trasmissione di Diego Bianchi, in arte Zoro.

(Nella foto, da sinistra, Monica Guerritore e Miriam Leone in una scena di Non uccidere)