Pubblicato il 06/10/2015, 21:37 | Scritto da Andrea Amato

“Striscia la notizia”: guerra aperta tra Mediaset e Antonio Ricci, che chiude il programma con mezz’ora di anticipo

«La sfiga di Cologno Monzese è nota in tutta Italia. Quando arrivi dalla tangenziale senti le urla dei fantasmi delle trasmissioni cancellate o mai mandate in onda. A noi di Striscia la notizia ci hanno deportato qui per avere qualcosa di vivo, oppure per ammazzare qualcosa di forte», Antonio Ricci durante la conferenza stampa di presentazione della 28esima edizione del tg satirico (leggi qui). Sembravano solo battute, goliardia del giullare di corte che mette a nudo il re, per dimostrare di essere veramente libero. E invece no, è proprio guerra aperta tra il padre dell’access prime time di Canale 5 e Mediaset. Questa sera Striscia ha mandato la sigla di chiusura alle 20.57, facendo saltare non solo il preziosissimo All 21, lo spot di un minuto a reti unificate, ma anche tutto il palinsesto dell’ammiraglia di Cologno Monzese, che da venti minuti ha in onda un “aspettando L’onore e il rispetto”, in attesa che finisca Affari Tuoi su Rai 1, per non mandare in tilt le strategiche sovrapposizioni Auditel.

Resistenza passiva, ma neanche tanto. Cosa avrà fatto, allora, saltare il banco tra Ricci e Piersilvio Berlusconi? Forse le recriminazioni aziendali dell’autore genovese: «Ci hanno deportato qui perché gli studi sono vuoti, quest’azienda non produce più»? Oppure gli attacchi diretti ai dirigenti del Biscione, fedelissimi di Piersilvio: «Finalmente abbiamo conosciuto Marco Giordani (amministratore delegato di Rtindr), il Lele Mora di Mediaset. Pettegolezzi di cortile dicono che sia il responsabile del fallimento dell’operazione Endemol, costata all’azienda 320 milioni di euro»? Ah, saperlo… Ricci aveva invitato noi di TvZoom di tenere d’occhio Affari Tuoi (guarda il video), ma forse la partita più interessante si gioca proprio tra Striscia e Mediaset.

 

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(Nella foto Antonio Ricci)