Antonio Di Bella – Rai
(Nato a Milano nel 1956)
Nel suo profilo su Wikipedia è definito giornalista e cantautore. Ex direttore di Rai3. Anche lui fa parte della schiera dei giornalisti prestati ai programmi tv. Le scelte più azzeccate gliele ha fatte fare Paolo Ruffini, direttore de La7, portandogli via Serena Dandini e Sabina Guzzanti, e lui poi ha continuato sulla stessa strada dei flop, con una serie spropositatamente lunga: da Fabio Volo a Luisella Costamagna. Molto meglio nelle vesti di speaker radiofonico di “Caterpillar”. Da febbraio 2016 è direttore di RaiNews24.
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«Io ho sempre problemi con l'azienda. Ho stipulato un patto con Silvio Berlusconi che resiste anche con Pier Silvio: in trasmissione sono libero, ma i danni sono a carico mio. In ogni caso io non ho esclusive con nessuno, mai avute». Così la sua intervista Fabrizio Biasin su Libero.
Dopo due mesi di lavoro TeleMeloni è pronta a partire. I palinsesti sono quasi chiusi e le squadre formate Ma la programmazione è deludente e i tanti esterni pesano sul budget. Con Salvini che vuole tagliare il canone La speranza del dg Rossi adesso è quella di creare la narrazione sovranista che la premier si aspetta da lui. Così su Domani.
Giorgia Meloni sta "epurando" l'emittente di Stato italiana dagli oppositori del suo governo dopo l'improvvisa partenza del più popolare conduttore di chat show del Paese, secondo i critici. Così Tom Kington sul Times.
Si sblocca la nomina di Roberto Sergio ad amministratore delegato della Rai. Ieri, in Consiglio dei ministri, sciolto il nodo delle nomine del capo della Polizia e delle Fiamme gialle, che sembrava bloccare tutto, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha proposto il nome del manager. Così Antonella Baccaro sul Corriere della Sera.
L'addio di Fuortes apre il gioco di incastri con cui la maggioranza ha intenzione di spartirsi la Rai. Chiocci al Tg1 è ormai dato per certo, la Lega aspira alle direzioni di approfondimenti e radio. Così Lisa Di Giuseppe su Domani.
Il dopo Carlo Fuortes, qualsiasi sia l'assetto che si determinerà in Rai, non sarà una passeggiata. Anche solo l'idea che la Rai possa reggersi senza Il canone, come il leader della Lega Matteo Salvini predica da tempo, farebbe tremare i polsi a qualsiasi candidato alla successione. Così Antonella Baccaro sul Corriere della Sera.
Si conclude questa settimana la prima stagione del primo "Talent di Parola" della Tv italiana, condotto da Pierluigi Diaco su Rai2. Un programma che, partito in salita, ha saputo conquistare pubblico e critica. E che si è meritato la riconferma per settembre.
I palinsesti Rai invernali sono ancora da definire, ma qualcosa già s'intuisce. Per esempio, sembra quasi fatta per Monica Setta al posto di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno. Il pomeriggio di Rai1 è una delle prede più ambite. Così Gianluca Roselli su Il Fatto Quotidiano.
Si sblocca, con la Vigilanza Rai, il puzzle della stagione delle nomine a partire dal ribaltone nella tv pubblica. Dopo uno stop and go di varie settimane, la bicamerale di Palazzo San Macuto è stata convocata martedì alle 14 con Barbara Floridia (foto), M5S, indicata per la presidenza. Così Elena G. Polidori su Nazione - Carlino - Giorno.
Oggi il cda, l'ad Fuortes blinda i suoi fedelissimi prima di andarsene In arrivo Andrea Salerno da La7, Gianmarco Chiocci più vicino al Tg1. Così Michela Tamburrino su La Stampa.