"Abuso d’ufficio", questa la sentenza per il senatore di Forza Italia, per aver rimosso fa la giornalista dalla conduzione del giornale dopo 28 anni. Ecco le nostre riflessioni su un pericoloso precedente, al netto del giudizio personale.
L’ex direttore del Tg1 ha perso la causa penale mossa da Tiziana Ferrario. Secondo Laura Rio de “Il Giornale”, invece, Antonio Campo Dall’Orto sta preparando la strada per le sue truppe cammellate.
“Vi aspettavate una pantera diabolica, ma sono una gattina. Elio è onesto. Fedez? A volte sembra il pupazzo di Mika”. E poi il direttore generale Rai applaude al giornale di Orfeo.
Interrompere il film di Rai 1 per informare sulla strage californiana, in un clima come questo, è stata la scelta obbligata. Quelli che oggi criticano, sono gli stessi che come noi hanno più volte stigmatizzato la latitanza della tv di Stato su certi accadimenti.
Abbiamo messo a confronto gli ascolti Auditel delle testate giornalistiche televisive, nella giornata di ieri, e i loro profili sui social network. Ecco le classifiche.
La presidentessa di viale Mazzini ha realizzato un scoop mondiale, ma il segretario della Commissione Vigilanza non è d’accordo. Noi di TvZoom, allora, facciamo un appello al presidente del Consiglio: tenga a bada i suoi pitbull.
L’intervista al dittatore siriano ha incredibilmente creato una polemica con la presidentessa di Viale Mazzini. E poi il tribunale di Milano ha inibito il sito Rojadirecta.
Flash: la partita di calcio della Nazionale su Rai1 è stata vista da 5,81 milioni di spettatori mentre la soap su Canale5 ha ottenuto 3,95 milioni di spettatori. Il programma su Rete4 è stato scelto da 1,45 milioni di spettatori. Tra poco su TVZOOM tutti i dati di ieri e le analisi.
Il ministro dei Beni culturali, intervistato da Radio 24, lancia una proposta per l’informazione. E poi “Il Giornale” celebra la signora della tv commerciale.
Ultimi cinque giorni senza dati Auditel, e allora analizziamo e confrontiamo gli ascolti degli ultimi anni. Oggi ci occupiamo di “Chi l’ha visto?” in confronto con “Quarto grado” e poi dei telegiornali delle reti generaliste.