Uno struzzo che grazie al VR scopre l’ebrezza del volo. Un po’ Icaro e tanto Red Bull. Peccato il finale troppo convinto, dopo una partenza molto divertente.
Due case automobilistiche utilizzano perfettamente piccoli testimonial per promuovere lo spirito controcorrente dei loro prodotti, per i modelli Kodiaq e Cactus.
I pannoloni per adulti in pubblicità fanno paura: tema difficile da affrontare. La marca Asciuttissimi ci ha provato con la chiave dell’ironia, ma con scarsissimi risultati.
La pubblicità dei chewing gum Perfetti riesce a far passare il messaggio che scegliendo quel prodotto si è controcorrente, senza scomodare massimi sistemi, ma solo con l’ironia.
Sono la coppia del momento, lei fashion blogger e lui rapper, piegati alla legge della pubblicità, per due prodotti non certo all’avanguardia, ma dal sapore molto vintage.
Due film pubblicitari a confronto, con un filo rosso che li lega: il pessimo uso di jingle rap. Oltretutto per due prodotti non certo indirizzati al pubblico giovane.
Lo showman siciliano torna in onda con una nuova serie di réclame per la compagnia telefonica, facendo il verso a se stesso. La prima volta l’effetto sorpresa è divertente, già nel secondo soggetto non c’è.
Abbiamo analizzato lo spot dell’istituto bancario, realizzato da Kaleidon e pianificato da GroupM. Oltre a essere poco efficace, nasconde anche alcune insidie per lo stesso brand.
A differenza di Tim, il colosso delle telecomunicazioni continua a optare per un volto noto per promuovere i suoi prodotti, Patrick Dempsey, come aveva già fatto con Bruce Willis. Ma il risultato non è dei migliori.