L’analisi di Nielsen relativa ai primi 6 mesi del 2017: i social network diventano sempre più spesso uno strumento per condividere riflessioni e pareri sulla televisione. Così su "La Stampa".
Showgirl e moglie di Boateng. "Essere belle è molto bello. Ma ci sono invidie e pregiudizi nel lavoro e nelle amicizie". Così Piero Degli Antoni su "Quotidiano.net"
Mark Zuckerberg è pronto per fare il grande passo e trasformare il proprio social network in una piattaforma di broadcasting con produzioni originali pensate per il web, all'assalto dei rivali che offrono intrattenimento. Così Rachele Gradinetti su "Il Messaggero".
Nel primo trimestre di quest’anno sono quasi 2 milioni i nostri connazionali che settimanalmente hanno commentato su Facebook e Twitter i programmi televisivi creando post e tweet propri o condividendo e facendo retweet, secondo i dati Nielsen. La settimana più social per la tv, come da attese, è stata quella del Festival di Sanremo con 21 milioni di interazioni.
Colpa del mare torbido di Facebook: i filibustieri del web lo usano per lo streaming illegale e per rubare gli incontri. Un fenomeno, purtroppo, in vertiginoso aumento. Così Marco Bonario e Carlos Passerini sul "Corriere della Sera".
La celebrità ora si costruisce con un uso strategico di media vecchi e nuovi, avvicinando ribalta e retroscena, predicando l’anti-sistema e nel frattempo aderendo al sistema. Così Aldo Grasso sul "Corriere della Sera".
Il social network è al lavoro su un’app per lo schermo televisivo che punta tutto sui video ospitati sulla piattaforma. Così Lorenzo Longhitano su "La Stampa".