Senza "Game of Thrones", la 69esima edizione degli Oscar della televisione cambia decisamente connotazione: in testa la serie con Anthony Hopkins con 22 candidature seguita da "Stranger Things" e "Feud" con 18. C'è anche "The Young Pope", la prima volta. Così Anna Lupini su "Repubblica".

Gli ultimi titoli (Gypsy, Castlevania, Girlboss, Frontiere) non hanno fatto centro. I successi maggiori arrivano dalle riedizioni di quelle vecchie. Così Gianmaria Tammaro su "La Stampa".

Dal prossimo 6 ottobre tutti gli abbonati al servizio potranno vedere la prima serie originale Netflix italiana. Composta da dieci episodi, la serie, che racconta il malaffare nella Capitale, ruota attorno ai loschi affari che Chiesa, Stato e criminalità organizzata realizzano, spingendosi spesso oltre ai limiti della legalità.

La produzione originale Sky, composta da dieci episodi e creata da Neil Jordan, è uno ritratto noir della ricchissima élite che affolla la Costa Azzurra. Un po’ dramma familiare e un po’ crime, vede tra i protagonisti Julia Stiles, Lena Olin e Iwan Rheon.

Jason Bateman, che della serie è anche regista e produttore, interpreta Marty Brydes, un consulente finanziario di Chicago che come secondo lavoro ricicla denaro sporco per uno dei più grandi cartelli della droga messicani.

Domani sarà la giornata mondiale del bacio e Netflix ha preparato per i propri abbonati una lista di film e serie Tv a tema per festeggiare la ricorrenza.

L’azienda sarà presente all’evento più importante dell’anno per quanto riguarda film, serie Tv, fumetti e cultura nerd con le proprie produzioni in anteprima e con la Netflix Experience: grazie alla realtà virtuale i fan potranno visitare l’Upside Down di Stranger Things, il mondo di Bright e le strade di New York vigilate dai The Defenders.

Elena Ferrante spiega il rapporto tra la sua scrittura e la lunga serie televisiva che verrà tratta dai suoi quattro romanzi. "Non sono gelosa del mio testo. È scontato che qualcosa perderà, qualcosa guadagnerà. Rileggo le sceneggiature, do consigli, ma non voglio proteggere il mio libro: i libri si proteggono da soli. Una volta pubblicati sono invulnerabili". Così Valentina Desalvo su "Repubblica".