Secondo il “Sunday Times”, che ha ricostruito tutta la storia della piattaforma, il proprietario, Sir Leonard Blavatnik, 64 anni, miliardario ucraino con passaporto Usa e Uk, sarebbe stanco di coprire ogni anno il buco (gigantesco) del disavanzo. E l’ultima sconfitta nel braccio di ferro con Warner Bros Discovery per entrare in società con BT l’avrebbe convinto a cedere. Intanto a Londra sono già saltati 50 posti di lavoro. I numeri su "The Sunday Times".

Prodotti di bellezza, vestiti, caffè biologico, birra artigianale, cibo per animali e molto altro: il boom dello streaming ha fatto da apripista per molti business basati sulla sottoscrizione. Ora il crollo del leader Ott ha innescato l’effetto contrario. E secondo il Global Issues Barometer di Kantar quasi il 40% delle famiglie a livello mondiale prevede di dare disdetta alle piattaforme televisive. Tutto su “Financial Times”.

Sono le previsioni della società irlandese Digital Tv Research, secondo cui in tutto il mondo i clienti delle piattaforme a pagamento arriveranno a essere 1,7 miliardi. Gli Stati Uniti rimarranno il mercato più grande. Tutto sul giornale "Les Echos".

Il politicamente corretto che ha condizionato produttori, registi e attori viene messo da parte. E si scopre che sotto la crosta buonista c’era molta ipocrisia. I grandi brand dello showbiz dismettono il capitalismo militante. E stravolgono la programmazione. Tutti i dettagli su "The Washingtion Post".

Guiderà la società Alfredo Redondo, un veterano del settore delle telecomunicazioni che è stato Ceo di Alcatel Spagna e successivamente di Amper. Redondo guiderà il piano strategico 2022-2024 e consoliderà il business dell'azienda dopo la significativa crescita ottenuta negli ultimi anni, che ha portato a un fatturato di 55 milioni di euro nel 2021 dopo una crescita del 169%, con un portafoglio ordini di oltre 280 milioni di euro e contratti tra i 3 e gli 8 anni. Tutto sul giornale spagnolo "Expansiòn".

«Stiamo cercando di essere intelligenti e prudenti in termini di riduzione della crescita della spesa per riflettere la realtà della crescita dei ricavi dell'azienda», dice il direttore finanziario Spencer Neumann. Ma gli investimenti nei contenuti non rallentano, anzi. Così sul “The New York Times”.

Per avere un termine di paragone, le tv italiane hanno un carico di spot triplo, ovvero 12 minuti. Nessuna interruzione per la programmazione dedicata ai bambini. Tariffa per gli investitori? Si parla di 50-60 dollari ogni 1.000 telespettatori raggiunti. I dettagli sul "The Wall Street Journal Usa".