Bob Chapek replica alle critiche di Dan Loeb, proprietario del fondo Third Point che ha investito un miliardo di dollari nel gruppo: “Non venderemo ESPN. Se tutti vogliono entrare e comprarla... credo che questo dica qualcosa sul suo potenziale”. E sulla mancata acquisizione, fin qui, del 33% di Hulu ancora in mano a Comcast: “Abbiamo parlato con loro numerose volte nell'ultimo anno. Se fosse possibile, ci piacerebbe farlo, ma bisogna essere in due per ballare il tango".

La crisi morde, i soldi scarseggiano, le alternative non mancano (come BBC iPlayer, ITV Hub e TikTok). Così gli Under 24 cancellano tutti gli abbonamenti. Come hanno già fatto, secondo la società di ricerche di mercato Kantar, mezzo milione di famiglie.

L'usanza, sempre più diffusa, di condividere lo stesso account con persone che non abitano sotto lo stesso tetto potrebbe avere i giorni contati. Netflix sta già testando un metodo "anti condivisione" in Perù, Costa Rica e Cile e gli altri servizi di streaming la seguirebbero a ruota, qualora avesse successo.

Vent’anni fa, dopo un lungo viaggio in macchina fino a Los Angeles, Kareem Daniel fece un colloquio con un dirigente allora di basso livello, Bob Chapek. E fu assunto. Da lì in poi due hanno scalato assieme l’azienda arrivando ai vertici. E Chapek, oggi numero uno, ha appena affidato a Daniel la guida di Disney Media and Entertainment Distribution, creata per dare priorità ai servizi streaming (Disney+, Hulu e ESPN+) e per garantire che ricevano un flusso costante dei migliori contenuti Disney. Un compito cruciale per far crescere il numero degli abbonati.

Bob Chapek, il cui mandato scade a febbraio 2023, si presenta alla riunione del consiglio di amministrazione (che durerà due giorni) con gli eccellenti risultati di Disney+, ma ancora appesantito dalle polemiche per lo scivolone sul fronte LGBT, il brusco licenziamento di Peter Rice e un crollo in borsa del 47%. In sintesi: rischia di essere silurato.

Non hanno ancora cominciato la raccolta. Né si sa come organizzeranno la distribuzione degli spot. Eppure i due colossi hanno già sedotto gli investitori. Pronti a investire come minimo 180 milioni di euro. Per poi salire a cifre molto, molto più importanti…