Carlo Freccero – Rai

Carlo Freccero – Rai

(Nato a Savona nel 1947)

È considerato il “guru della tv” dall’intellighenzia radical-chic, ma anche da larghi settori di sinistra. Complessivamente sopravvalutato, indubbiamente interessante. Giovane talento dei primi anni televisivi di Berlusconi, prima di arrivare in Rai è stato a La Cinq e a Telecinco, tentando di non essere mai identico a se stesso. Direttore di Rai Due: di lui si ricordano alcuni successi come Fazio, Luttazzi, Guzzanti, il Vajont di Paolini (16% di share), e anche alcuni “flop” clamorosi (vedi lo show affidato a Boncompagni). Oggi è in punizione (come effetto finale dell’editto bulgaro) alla direzione di Rai 4 (budget minimalista): «È come vedere Kakà con la maglia dell’Avellino». I fenomeni che Carlo Freccero segue con passione monastica sono: Maria De Filippi, che considera il Censis («Se la vedo capisco cos’è l’Italia… quella arretrata e disperata») e Roberto D’Agostino (da re del gossip a inside man dell’economia). Situazionista, come osservatore del costume del Paese, è unico nel trovare una chiave filosofica culturalmente accettabile per il trash più profondo. In questo senso è da prendere con le molle ma… vivaddio è un “uomo contemporaneo”.

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02/11/2021 11:34
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: «La razionalizzazione della produzione, accorpata in grandi strutture per genere, non ha solo il significato di risparmio economico, ma rappresenta, soprattutto, un taglio alla possibile diversità di pensiero», scrive l’ex direttore di Rai2.