SPECIALE “THE VOICE OF ITALY”: COMUNQUE VADA, I FACCHINETTI HANNO VINTO LA LORO PERSONALE SFIDA

LA CONFERENZA
Tre notizie essenziali per anticipare i live di The Voice of Italy. La prima. Sono rimasti venti concorrenti, cinque per ogni team, e da domani, mercoledì 29 aprile, si daranno battaglia in prima serata su Rai 2. La seconda. Comunque vada, Roby e Francesco Facchinetti hanno vinto la loro personale battaglia. Si sono presentati col fardello della sostituzione di Raffaella Carrà sulle spalle, generando qualche dubbio sull’effettiva capacità di co-gestire il loro unico posto di coach. Hanno saputo imporsi conquistando da subito l’affetto del pubblico grazie a siparietti azzecati e alla bilanciata commistione tra competenza artistica di Roby e attitudine manageriale di Francesco. «La nostra esperienza a The Voice è la riprova che le mele non cadono mai troppo lontano dall’albero», commenta in conferenza l’ex capitan Uncino, «Ora avrete capito che mio padre non mi ha dato la sua voce, ma mi ha dato la sua follia».
La terza. Piero Pelù conferma la sua vocazione di diavolo protettore del rock e di santo patrono degli esordienti. Anche grazie alle sue critiche sulla gestione da parte di Universal dell’aspetto discografico/promozionale dei finalisti nelle edizioni passate, infatti, è stata annunciata da quest’anno una novità: i 4 finalisti di quest’edizione pubblicheranno un EP contenente il loro inedito e le migliori cover. Un tentativo concreto di dare maggior copertura promozionale a ugole che, in fondo, desiderano farsi conoscere al grande pubblico. Il frontman dei Litfiba non ha dimenticato che «Giacomo Voli l’anno scorso era forse il talento che più di tutti meritava la vittoria e maggior fortuna commerciale».
Poi ci sono le certezze. Come J-Ax, il François de La Rochefoucauld dei talent show, per la sua linguaccia fulminea, uomo da battere. «La fase live è quella che preferisco, il nostro lavoro da coach è quasi completato, ora la parola spetta al pubblico». Senza scordare Noemi: «Mi sono liberata dell’etichetta di cantante soul, con i miei ragazzi punto a rappresentare tutte le sfaccettature del pop, cercando il talento grezzo da consacrare sia sul piano vocale, sia su quello autorale».
LA GARA
Al primo live del 29 aprile si sfideranno i cinque talenti appartenenti alla stessa squadra: ne passano tre più votati dal pubblico attraverso il Televoto mentre uno, tra i due rimasti, verrà salvato dal proprio coach. Il meccanismo si ripete 4 volte per ognuno dei team. Al termine della puntata quattro talenti per squadra parteciperanno al secondo live. Il live finale è il quinto (27 maggio). Dopo l’esibizione dei 4 ancora in gara, uno per ogni squadra, verrà comunicato lo Stop al Televoto (aperto in precedenza al termine del quarto live) e i primi 3 talenti in graduatoria (i 3 più votati), passano alla fase successiva. La competizione prosegue tra i 3 talenti ancora in gara che saranno giudicati dal pubblico attraverso una nuova sessione di Televoto. Il risultato di questa sessione di Televoto, sommato ai risultati numerici ottenuti dai 3 talenti nella precedente votazione, determinerà i 2 talenti finalisti (i 2 più votati). La gara continua tra i 2 talenti rimasti e ancora una volta si chiederà ai telespettatori – con una nuova sessione di Televoto – di esprimere la propria preferenza per la scelta del vincitore. Il risultato di questa ulteriore ed ultima sessione di Televoto, sommato ai risultati numerici ottenuti dai due talenti nella 2 precedenti votazioni, determinerà il vincitore che si aggiudicherà un contratto discografico con Universal Music.

Gabriele Gambini
(Nella foto i coach di The Voice)