Pubblicato il 14/06/2023, 19:01 | Scritto da La Redazione
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Lux Vide inaugura il nuovo “Teatro 5” a Roma

Lux Vide inaugura il nuovo “Teatro 5” a Roma
Il nome Teatro 5 richiama già da solo nell'immaginario audiovisivo di tutti noi Cinecittà, il luogo del cinema per eccellenza dove Federico Fellini aveva proprio in quel teatro il suo "regno". Ed effettivamente quello che la Lux Vide, oggi società del gruppo Fremantle, ha costruito a Fornello, alle porte di Roma, ha un po' il sapore, in piccolo, di una Cinecittà. Così Tiziana Leone su Avvenire.

Lux Vide, la nuova fabbrica dei sogni

Avvenire, di Tiziana Lupi, pag. 27

Il nome Teatro 5 richiama già da solo nell’immaginario audiovisivo di tutti noi Cinecittà, il luogo del cinema per eccellenza dove Federico Fellini aveva proprio in quel teatro il suo “regno”. Ed effettivamente quello che la Lux Vide, oggi società del gruppo Fremantle, ha costruito a Fornello, alle porte di Roma, ha un po’ il sapore, in piccolo, di una Cinecittà. Grazie anche alla nuova struttura inaugurata ieri mattina, appunto il Teatro 5, lo spazio di produzione della società che realizza successi come Don Matteo, Che Dio ci aiuti, Doc e Blanca si è ampliato ulteriormente, superando i 5.000 mq, e si è dotato di una palazzina di post produzione, consentendo di snellire e ottimizzare i processi lavorativi. II tutto senza dimenticare di strizzare l’occhio all’ambiente e alla sua tutela, nell’ottica di affermarsi sempre di più come produzione audiovisiva eco-sostenibile: circa il 40% del fabbisogno energetico del nuovo teatro di posa e di tutti gli altri, assicurano, sarà a breve soddisfatto da un sistema fotovoltaico ed è stato già implementato l’uso di auto elettriche all’interno del polo produttivo. Ad inaugurarlo, insieme a Luca Bernabei (amministratore delegato Lux Vide), Matilde Bernabei (presidente onorario Lux Vide) e Andrea Scrosati (dirigente Fremantle e presidente Lux Vide), c’era Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura. A dimostrazione, è la speranza, che la politica abbia capito il potenziale dell’audiovisivo, non solo in termini di guadagni immediati ma anche di indotto e ricadute: «Ogni tassello aggiunto al percorso che conduce allo sviluppo del sistema cinematografico italiano è un traguardo da festeggiare – ha detto la Borgonzoni -. Sono felice di vedere come l’audiovisivo prenda sempre più forma. Nel nostro Paese c’è una creatività che non c’è da nessun’altra parte. Come Ministero stiamo investendo moltissimo. Sono tanti gli interventi sul tax credit e sono tante anche le discussioni aperte con il Ministero dell’Economia perché investire nell’audiovisivo ha ricadute su tutto il territorio».

«Le aziende, come le società di produzione, giorno dopo giorno hanno bisogno della “fabbrica” – ha aggiunto Luca Bernabei -. Il mio augurio è che il Teatro 5 possa essere il luogo dove le idee dei nostri Creativi possano prendere forma e sostanza. E qui che prenderanno vita le storie che appassioneranno milioni di famiglie italiane; storie capaci di esportare i valori della Lux e la bellezza del nostro Paese in tutto il mondo». Sulla stessa linea Andrea Scrosati: «Tra le doti di Lux c’è l’aver combinato la cura artigianale con un modello industriale internazionale. Un’azienda ambiziosa che, da oggi, ha una nuova “casa” dove attrezzature e tecnologie all’avanguardia e competitive saranno al servizio della creatività». Al momento, nel nuovo polo produttivo (su cui sono stati investiti sei milioni di euro) si sta lavorando alla post produzione della seconda stagione di Blanca e sono in corso le riprese di Doc 3: «La serie riparte con il dottor Fanti che ha ripreso il suo posto di primario – anticipa il protagonista Luca Argentero -. Per lui non è mai stata una questione di potere, ha ripreso il suo posto per difendere il suo reparto e i suoi pazienti. Ciò nonostante in questa stagione si parlerà, tra i vari temi, proprio della commistione tra il ruolo del medico e la gestione dei pazienti. Poi giocheremo molto anche con il passato del dottor Fanti e questo ci permetterà di rivedere personaggi a cui il pubblico si è affezionato».
(Continua su Avvenire)

 

 

 

 

(Nella foto Doc – Nelle tue mani)

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