Pubblicato il 23/03/2023, 17:04 | Scritto da La Redazione

Access Prime Time: cronistoria di una crescita esponenziale

Ecco perché la prima serata inizia (e finisce) sempre più tardi

Corriere della Sera, di Aldo Grasso, pag. 47

Molti lettori si lamentano perché i programmi della prima serata iniziano troppo tardi: chi deve alzarsi prestola mattina, chi si addormenta in corso d’opera, chi rimpiange la seconda serata. In effetti, la prima serata inizia ormai ben dopo le 21.3o e finisce tardi, se non a notte inoltrata. A cosa è dovuto questo slittamento? Alla raccolta della pubblicità, verrebbe da dire. Tra la fine del tg delle 20 e l’inizio della programmazione si è estesa quella fascia che in gergo si chiama «Access Prime Time». Tutto comincia nei 1989 quando su Canale 5 sbarca (da Italia 1) Striscia la notizia, il tg satirico che fa il pieno di audience. All’epoca durava una decina di minuti. La Rai ci mette un po’ a rispondere. E lo fa nel 1995 con Il fatto di Enzo Biagi. Striscia si allunga e Rai1 risponde facendo precedere al Fatto La zingara (Cloris Brosca). Siamo però sempre nell’ambito del quarto d’ ora. La svolta, per rintuzzare Striscia, arriva nel 2003 con Affari tuoi condotto da Paolo Bonolis, il gioco delle scatole. Da quel momento i tempi dell’Access Prime Time si allungano a dismisura. Striscia rimane la corazzata di sempre, mentre Rai1 alterna ad Affari tuoi nuovi format come Soliti ignoti — Identità nascoste prima con Fabrizio Frizzi e poi con Amadeus.
(Continua sul Corriere della Sera)

 

 

 

(Nella foto Striscia la Notizia)