Pubblicato il 19/12/2022, 11:03 | Scritto da La Redazione
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Rapporto Auditel – Censis: Come sta evolvendo la televisione italiana?

Rapporto Auditel – Censis: Come sta evolvendo la televisione italiana?
Il Quinto Rapporto Auditel-Censis segna un ulteriore passo in avanti nel percorso comune di analisi e interpretazione del patrimonio conoscitivo della Rilevazione di Base Auditel per capire cosa sta accadendo nelle case degli italiani con particolare riguardo alle dotazioni tecnologiche e ai consumi mediatici.

Questa mattina, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato, è in corso la presentazione del quinto rapporto Auditel – Censis “La transizione digitale degli italiani: dal boom degli schermi connessi (sono quasi 100 milioni) alla banda larga, il Paese grazie alla televisione, corre verso la modernità”.

Noi di TvZoom vi proponiamo il testo della presentazione, per capire insieme in che direzione viaggiano la Televisione Italiana e i suoi spettatori:

I consumi della digital life: crescono le spese per device e connessioni

Nel 2021 la spesa complessiva delle famiglie italiane è stata di 1.000 miliardi e 33 milioni di euro e si è ridotta del 5,4% rispetto al 2017. Nello stesso periodo, quella per telefonia, trainata dagli acquisti degli smartphone, è aumentata del 92% e nell’ultimo anno ha un valore complessivo di 7 miliardi e 865 milioni di euro e di 133 euro pro capite. Crescono anche le spese per computer, tablet e Smart TV, cui gli italiani nel 2021 hanno destinato 10 miliardi e 632 milioni di euro, per un valore medio pro capite di 180 euro e una crescita del 49,4% negli ultimi quattro anni.

Di più e meglio: aumentano gli schermi connessi e soprattutto le Connected TV

Gli schermi presenti nelle case degli  italiani sono quasi 120 milioni, per una media di 5 schermi a famiglia. Tra questi, i device connessi sono 93 milioni e 200.000 e sono aumentati di quasi 20 milioni negli ultimi cinque anni.

Al primo posto ci sono 48 milioni di smartphone, aumentati di oltre 6 milioni dal 2017 ad oggi.

Le  televisioni sono circa 43 milioni, presenti nel 97,3% delle abitazioni. 16 milioni e 700 mila apparecchi sono Connected TV, vale a dire Smart TV o dispositivi esterni connessi, in crescita del 210,9% rispetto al 2017, che in valore assoluto significa oltre 11 milioni di apparecchi televisivi connessi in più negli ultimi cinque anni.

 Di più e meglio: cresce la qualità delle connessioni

Nove famiglie italiane su dieci sono collegate al web, per un totale di 21 milioni e mezzo di famiglie collegate; nel 2017 erano 20 milioni.

Il 61,7% delle famiglie vive in una zona coperta dalla banda larga e circa il 60% delle famiglie possiede sia connessione fissa che connessione mobile ed è in grado di navigare ovunque in modo efficace ed efficiente.

Investimenti del PNRR decisivi per recuperare gli esclusi

9 milioni di nuclei famigliari, il 38,3% del totale, vivono in zone non coperte dalla banda larga, con quote che vanno da un minimo del 30,4% tra chi risiede al Centro ad un massimo del 46,6% per chi abita nelle regioni del Sud e delle Isole.

2 milioni e 300.000 famiglie, il 9,6% del totale, in cui vivono circa 3 milioni di italiani, non sono connesse ad internet. Si tratta di nuclei che sono per lo più composti da anziani, poco scolarizzati e che vivono da soli.

5 milioni e 200 mila nuclei, che rappresentano il 22,0% del totale, con oltre 11 milioni di componenti si collegano unicamente da smartphone. Si tratta in  misura maggioritaria di coppie, senza e con figli, che nel 9,5% del totale sono minori.

I prossimi cinque anni sono decisivi per recuperare le sacche di esclusione e di marginalità dalla vita digitale. Il PNRR ha destinato 6,7 miliardi di euro per connettere tutta l’Italia entro il 2026 con reti ad altissima velocità, fisse e mobili e sostenere, attraverso l’introduzione di misure di sostegno economico, la domanda di connettività delle fasce deboli di popolazione.

Famiglie no digital e famiglie super digitali

L’87,2% delle famiglie italiane possiede almeno un device connesso oltre alla TV (tradizionale o Smart); tra queste ci sono 4 milioni e 700.000 famiglie che si sono definitivamente accomodate nella digital life in quanto hanno in casa un kit completo fatto da almeno una Smart TV, uno smartphone, un tablet e un computer. Sono cresciute del 54,4% negli ultimi cinque anni.

Sul fronte opposto, 3.000 famiglie non hanno accesso ad alcun contenuto video, digitale e non, perché non possiedono né la televisione né altri device. 1 milione e 914 mila famiglie, l’8,1% del totale, hanno in casa solo la tv tradizionale e nessun device (neppure lo smartphone) che consenta loro di collegarsi ad internet. 500.000 famiglie esauriscono la loro componente di modernità nella Smart TV e non hanno smartphone né altri device.

DVBT e TV via web segnano il successo delle Smart TV

Il ricambio dei televisori tradizionali con le Smart TV era un fenomeno già iniziato, che è stato accelerato dal passaggio al Digitale terrestre di seconda generazione.

Nel 2022 ci sono 18 milioni e 400 mila Smart TV nelle case degli italiani, che rappresentano il 42,9% delle TV presenti; di queste, oltre 10 milioni sono state acquistate negli ultimi tre anni e per circa 1 milione e 700.000 è stato utilizzato uno dei bonus previsti.

Cinque anni fa una famiglia su quattro possedeva la Smart TV, oggi è nelle case del 55,6% delle famiglie italiane, più di una ogni due.

Non tutte le famiglie utilizzano l’apparecchio al meglio delle sue possibilità, e questo spiega perché le Smart TV effettivamente collegate al web sono solo 14 milioni e 800 mila, rappresentano il 34,6% del totale delle televisioni presenti e sono utilizzate dal 43,6% delle famiglie italiane.

Il grande schermo trionfa anche nell’epoca della TV everywhere, everytime, everydevice

24 milioni e mezzo di italiani di tutte le età guardano programmi e contenuti video attraverso piattaforme e siti web; nel 2017 erano meno di 16 milioni e negli ultimi cinque anni sono cresciuti del 54,9%.

6 milioni e 600.000 italiani seguono la programmazione via web anche od esclusivamente da device diversi dalla Connected TV. Per gli altri 18 milioni la TV connessa rimane l’unico schermo da cui guardare contenuti e programmi video sul web.