Pubblicato il 29/11/2022, 15:01 | Scritto da La Redazione
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DAZN, un macigno per i conti di TIM

DAZN, un macigno per i conti di TIM
Domani il consiglio di amministrazione di Tim dovrà esaminare il rapporto del collegio sindacale sul contratto con la piattaforma streaming e valutare l'opportunità o meno di sottoporre all'assemblea l'ipotesi di intentare un'azione di responsabilità contro la passata gestione. Dovrà essere valutato se a carico dell'ex ad Luigi Gubitosi esistano gli estremi del dolo e della colpa grave per un contratto che ha causato all'azienda 540 milioni di accantonamenti.

Tim, il piano Meloni non c’è sindacati contro lo spezzatino In cda la resa dei conti su Dazn

Repubblica, di Sara Bennewitz, pag. 28

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Domani il cda di Tim, oltre a selezionare un candidato per sostituire Luca De Meo, dovrà esaminare il rapporto del collegio sindacale sulla questione Dazn, e valutare l’opportunità o meno di sottoporre all’assemblea l’ipotesi di intentare un’azione di responsabilità contro la passata gestione.  Dovrà essere valutato se a carico dell’ex ad Luigi Gubitosi esistano gli estremi del dolo e della colpa grave per un contratto che ha causato all’azienda 540 milioni di accantonamenti. La discussione si presenta complessa e delicata, anche perché alcuni membri dell’attuale cda, tra cui il presidente Salvatore Rossi, Paola Bonomo, Frank Cadoret, Marella Moretti e l’ad di Vivendi Arnaud de Puyfontaine erano presenti ai consigli Tim in cui è stato votato il contratto con Dazn. Al cda di domani ne seguirà un altro, già convocato per il 15 dicembre, dove insieme al budget si dovrebbe discutere della sostituzione del consigliere dimissionario Cadoret, e del piano B da attuare in mancanza della vendita della rete a Cdp, come previsto dalla lettera d’intenti (Mou) firmata a maggio, operazione che il nuovo governo ha bloccato settimana scorsa. Ieri l’azione in Borsa ha limato il calo al’1,2% (a 0,22 euro) sulla speranza che venga trovata presto una soluzione dal nuovo governo. Alcuni investitori sperano infatti che veda la luce il cosiddetto “Piano Minerva“, attraverso una qualche offerta sul mercato per tutti gli azionisti, come sostenuto dal sottosegretario Alessio Butti, che venerdì scorso ha ricevuto da Meloni le deleghe, salvo quelle di competenza del ministro Adolfo Urso, per tirare le fila sulle reti, le tic e la digitalizzazione del Paese.
(Continua su La Repubblica)

 

 

 

(Nella foto il logo Dazn)