Pubblicato il 17/11/2022, 11:33 | Scritto da La Redazione
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MFE: giù il titolo, i mondiali in Rai fanno male

MFE: giù il titolo, i mondiali in Rai fanno male
Dopo la controllata spagnola e Prosiebensat, ieri è toccato a Mfe-MediaForEurope alzare il velo sui conti dei nove mesi del 2022, chiusi con ricavi netti consolidati, con conti dunque in calo ma comunque in linea con le attese degli analisti. Così Nicola Carosielli su Milano Finanza.

Mfe fa meno utili e sul titolo pesa la pubblicità Rai per i Mondiali

Milano Finanza, di Nicola Carosielli, pag. 9

Dopo la controllata spagnola e Prosiebensat, ieri è toccato a MfeMediaForEurope alzare il velo sui conti dei nove mesi del 2022, chiusi con ricavi netti consolidati per 1,9 milioni (rispetto agli 1,99 dello stesso periodo 2021), un ebitda di 458 milioni (619 milioni un anno prima) e un utile consolidato positivo di 78,5 milioni, che si confronta con i 273 milioni dei nove mesi dell’anno precedente, che beneficiavano della plusvalenza di 86,7 milioni generata dalla cessione di Towertel (Ei Towers). Conti dunque in calo ma comunque in linea con le attese degli analisti. In ogni caso il mercato sembra non aver apprezzato i risultati considerando l’andamento di entrambe le classi del titolo a Piazza Affari: Mfe A ha ceduto l’1,39% a 0,37 euro, Mfe B il 3,59% a 0,52. Resta però una generazione di cassa a quota 359 milioni, che ha consentito al Biscione di confermare «l’obiettivo di conseguire per l’esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica positivi». Anche guardando ai ricavi pubblicitari, il calo si è avvertito ma meno della media nazionale. Nei primi nove mesi dell’anno il fatturato pubblicitario è stato di 1,309 milioni, con una contrazione del 2,5%, inferiore al -8,6% registrato nello stesso periodo dal mercato televisivo italiano (dati Nielsen).

I conti, insomma, riflettono le difficoltà attraversate dal comparto, anche alla luce del contesto macroeconimico, ma segnalano anche la tenuta del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi. A livello di ascolti la ex Mediaset ha confermato la leadership sul target commerciale (15- 64 anni) sia nel totale giornata (40%) sia in prime time (40,6%), con Canale 5 rete leader in tutte le fasce orarie. Probabilmente a influire sul titolo sono state quindi le prospettive delineate sull’andamento pubblicitario dell’ultimo trimestre dell’anno (da solo rappresenta storicamente un terzo della raccolta pubblicitaria annua del gruppo). A tal proposito da Colo- gno segnalato che la dinamica dei ricavi pubblicitari complessivi «sarà caratterizzata da un andamento a due velocità. Fino a metà novembre l’andamento della raccolta ha dimostrato una buona resilienza», mentre più ombre vi sono perla seconda metà di novembre per via dei Mondiali di calcio in Qatar trasmessi in esclusiva da Rai. Matteo Cardani, general manager marketing di Publitalia, durante la conference call ha sotto- lineato che l’impatto dei Mondiali sulla raccolta pubblicitaria di Mediaset m Italia sarà «concreto», nonostante al momento non sia quantificabile. Probabilmente, ha precisato Cardani, l’impatto sarà maggiore a dicembre, quando s1 concentreranno i match più interessanti per il pubblico, rispetto a novembre, quando ci sarà la prima fase della competizione sportiva. Dal punto di vista finanziario la via comunque resta segnata: «Il prossimo anno genereremo più cassa e abbiamo margine per tagliare i costi, pertanto recupereremo redditività», ha dichiarato il direttore finanziario Marco Giordani in conference call.
(Continua su Milano Finanza)

 

 

 

 

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)