Pubblicato il 28/10/2022, 21:07 | Scritto da Emanuele Bruno

“Tanti stanno subendo il fascino della Conducator d’Italia”. Latella cucina politica su SkyTg24

“Tanti stanno subendo il fascino della Conducator d’Italia”. Latella cucina politica su SkyTg24
Con ‘A Cena da Maria Latella’ esordisce su SkyTg24 un dinner talk che vuole “cucinare la politica e l’attualità, con gli ingredienti della freschezza e della convivialità”. Sul nuovo contesto politico ‘meloniano’ in cui si muovono editori e giornalisti Latella dichiara a TvZoom: “Ho visto troppi governi passare e troppi colleghi saltare di carro in carro per stupirmi…”

Un venerdì sera atipico, televisivamente parlando, lo mette in tavola da questa sera – venerdì 28 ottobreSkyTg24. Torna infatti con la sua seconda edizione ‘A cena da Maria Latella’, che sarà in onda sul canale di news per sei puntate alle 21.00 e sempre disponibile on demand e su Skytg24.it. Il talk della sera trasforma gli ospiti in commensali. Al centro della prima puntata del nuovo ciclo, il governo Meloni appena nato. “L’idea di discutere dei temi di grande attualità invitando a cena i nostri ospiti mi è venuta dopo la pandemia – ha spiegato Latella – ma a un anno di distanza dalla prima edizione trovo che ci sia ancor più bisogno di informarsi in un contesto diverso, dove approfondire senza darsi sulla voce”. Nella prima puntata si discutono i primi vagiti del nuovo esecutivo. Una ‘novità’ – la destra-centro al potere con una donna al comando –  che sta impattando anche sul racconto della politica. Generando i classici riposizionamenti in Rai, ma destabilizzando anche Mediaset e La7. Che succede nelle altre tv, cosa accadrà nella all news per cui lavora da anni?

Lo stile anglosassone non si discute

“Mettiamola così, non lavoro a La 7, non credo di essere mai stata ospite di uno studio Mediaset negli ultimi dieci anni, sono spesso ospite di alcuni talk della Rai, ma non vi lavoro dal lontano 1998″ risponde a Tvzoom Latella, focalizzandosi prima sui possibili effetti della ‘svolta’ sulla politica editoriale dell’editore che la ospita. “Non ho alcun titolo – continua la giornalista – per prevedere come cambierà e se cambierà il modo di raccontare la politica in questi diversi media. Posso invece – aggiunge – parlare per Skytg24 perché qui racconto la politica dal 2004, con L’Intervista e dall’anno scorso anche con A cena da Maria Latella. Ebbene, ho visto cambiare la proprietà da Murdoch a Comcast, si sono succeduti tre direttori e numerosi governi, ma lo spirito con cui a Skytg24 si fa informazione è sempre rimasto fedele a sé stesso. Un’informazione di stampo anglosassone (la proprietà è oggi americana, dello stesso gruppo cui appartiene Nbcnews per fare solo un esempio), ben attenta a tutto quel che accade anche nei luoghi più remoti del nostro sud e del nostro nord, rapida nell’arrivare là dove c’è la notizia, mai superficiale. A Skytg24 il telespettatore che cerca la cronaca trova tutto quel che c’è da sapere, anche grazie ai numerosi approfondimenti, ma per le elezioni di midterm negli Stati Uniti, importanti per i riflessi che potranno esserci anche a casa nostra, il direttore De Bellis organizza con Liliana Faccioli Pintozzi una maratona che partirà alle 23 e finisce alle 7 del mattino dopo.  Se c’è un’alluvione, un disastro, le telecamere e i giornalisti di Skytg24 arrivano spesso prima degli altri. E in questi ultimi mesi, in questo storico passaggio da Mario Draghi a Giorgia Meloni non c’è stato giorno, dalla caduta del governo in poi, in cui Skytg24 non abbia informato, scavato, raccontato con le immagini e con le analisi”.

 

Una discontinuità marcata

Il nuovo governo di centro destra a conduzione femminile appare comunque una discontinuità decisamente destabilizzante per chi fa informazione. “Non so se noi, analisti e commentatori di quotidiani, di radio o Tv – dichiara Latella – subiremo il fascino della prima donna conducator d’Italia per i primi mesi, come vedo che già sta succedendo sulle prime pagine di molti quotidiani, o se, come succede ogni volta, a ogni governo, agli entusiasmi iniziali seguirà la solita presa di distanza. E’ successo con tutti, fatto salvo forse Draghi (e pure lui non sempre). Se devo essere sincera, ho visto troppi governi passare e troppi colleghi saltare di carro in carro per stupirmi. L’importante è che i nostri telespettatori sappiano che c’è diversità di offerta. A loro scegliere”