Pubblicato il 21/01/2022, 11:31 | Scritto da La Redazione
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Due sberle (belle grosse) di AgCom a Dazn

Due sberle (belle grosse) di AgCom a Dazn
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni strapazza la piattaforma streaming. Prima sberla: le impone un meccanismo di rimborsi molto dettagliato in caso di malfunzionamento della diretta. Seconda sberla: basta con gli ascolti autoprodotti, dovrà affidarsi totalmente ad Auditel.

Agcom impone a Dazn i dati dell’Auditel

Il Sole 24 Ore, pagina 15, di Andrea Biondi.

AgCom arriva al dunque su Dazn, con ben tre provvedimenti. Fra questi anche un procedimento sanzionatorio per la piattaforma di videostreaming che da questa stagione ha in pancia in esclusiva i diritti della Serie A. L’iter per la sanzione, sottolinea l’Autorità, si è avviato per la mancata adozione, contravvenendo a un ordine, di «ogni necessaria misura ai fini del rispetto dei diritti dell’utenza, implementando un servizio di assistenza clienti efficace ed efficiente, che prevedesse la possibilità di un contatto diretto con una persona fisica, oltre a ogni accorgimento di natura tecnica funzionale a prevenire i malfunzionamenti della propria piattaforma di origine del segnale tv trasmesso».

L’Autorità presieduta da Giacomo Lasorella ha poi stabilito che entro tre mesi Dazn dovrà adeguarsi a un provvedimento che, partendo dalla definizione di parametri di qualità per la visione delle partite, arriva poi a un meccanismo di rimborso (fino al 25% dell’abbonamento per singolo episodio contestato entro 7 giorni e fino al 100% al mese) anche in virtù dei risultati del Misuralnternet Speed Test dell’Autorità. AgCom infine ha concluso il procedimento avviato con delibera 268/21/ CONS sulla misurazione delle audience delle partite di Serie A. Al momento c’è un grande divario fra i dati comunicati da Auditel (relativi a smart Tv) e quelli di Dazn (censuari e relativi a tutti i device), ma autoprodotti ed elaborati da Nielsen. Questione non da poco, da cui dipende anche la ripartizione (8%) degli introiti da diritti tv per i club.

I dati certificati

Ebbene, come anticipato sul Sole 24 Ore di ieri, farà fede il dato certificato Auditel. La Lega Serie A dovrà adeguarsi a questo per le ultime rate da distribuire. Anche per le prossime due stagioni l’Autorità, pur non facendo esplicitamente il nome di Auditel, ha stabilito che a certificare il dato dovrà essere un Jic (organismo con tutte le componenti del mercato) «in grado di produrre un dato univoco, trasparente e certificato di total audience».
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

(Nell’immagine il logo di AgCom)