Pubblicato il 20/01/2022, 19:05 | Scritto da La Redazione
Argomenti: , ,

Bono Vox spara a zero sugli U2: Mi imbarazzano le nostre canzoni

Salvate il soldato Bono Vox dalla follia

La Repubblica, pagina 29, di Gino Castaldo.

Succede. Le rockstar possono impazzire, è bene tenerlo a mente, Bono se ne esce, in un podcast chiamato Awards Chatter, gettando palate di malevolenza su qualità e storia del gruppo. Ha confessato che il nome U2 non gli è mai piaciuto, e perfino che si imbarazza, anzi diventa rosso quando risente le canzoni della band alla radio. Ancora peggio, se proprio deve salvare qualcosa, cita Vertigo, che per carità è un pezzone, e Miss Sarajevo che però, a essere puntigliosi, non è neanche un pezzo U2 bensì di un gruppo chiamato Passengers che nacque per gioco includendo i quattro U2 e Brian Eno per costruire vere o immaginarie colonne sonore.

Un po’ pochino rispetto ai 45 anni di storia, agli oltre 200 milioni di dischi venduti, alle decine di canzoni che hanno coinvolto, travolto e stregato milioni di appassionati che ci hanno creduto, che hanno vissuto esperienze divine ai loro concerti, troppo poco per tutti quelli che hanno pensato che Joshua tree fosse uno dei dischi più belli mai pubblicati e che Achtung baby e One fossero frutto di illuminazioni superiori. Con disarmante ingenuità qualcuno ha pensato che dietro i futuristici concerti di Zoo Tv ci fosse un disegno dei tempi, un’interpretazione del confuso mondo dei media che si stava profilando. E invece niente, ci siamo sbagliati tutti, hanno fatto schifo, è stato un abbaglio. Ce lo dice Bono, la voce del gruppo, quello che ha scritto le canzoni che credevamo capolavori e invece sono calessi, bagatelle, schifezzuole.
(Continua su La Repubblica)

 

(Nella foto Bono Vox)