Le risse con i No Vax è l’ultima becera tendenza televisiva
Risse in tv tra virologi e negazionisti
Libero, pagina 5, di Francesco Specchia.
Ce l’abbiamo fatta. Alla fine siamo tornati a sprofondare nell’estasi del pecoreccio, come direbbe Tommaso Labranca. Ci voleva l’assurdo dualismo Sì Vax/No Vax per riattizzare la telerissa. In un momento di crisi della tv generalista, qui ci s’illude che piazzare un No Vax – che quando va bene nega la realtà e quando va male confeziona minchiate gassose – contro un virologo o uno scienziato tout court, be’ produca picchi d’ascolto. Cosa, peraltro, mica vera: l’audience, a ben analizzarlo, non si scolla dalla sua media di fascia. Sicché ecco il professor Matteo Bassetti, onnipresente in ogni scazzo e in ogni rete, che litiga con Gianluigi Paragone; il quale, nello scambio di opinioni gli infila, con una staffilata, l’accusa di «figlio di papà» (e Bassetti annuncia querela in diretta a Non è l’Arena di Giletti).
E poi eccolo ancora, il prof Bassetti, mandare «affanculo» Maria Giovanna Maglie su Rete4 che lo accusa di «terrorismo». Mentre Gianluigi Paragone si trasferisce su Rai3 a #Cartabianca e trova il tempo di litigare col professore Massimo Galli. Sempre su La7 s’avanza l’Antonio Caprarica che spezza il suo leggendario aplomb rivolgendosi alla No Vax Francesca Donato (quella che paragonava il Green Pass ad Auschwitz) con un liberatorio: «È intollerabile che lei continui a dire questa idiozie». Stesso schema per David Parenzo che prima ascolta le farneticazioni di Paolo Brosio sui vaccini – «Uso spesso cortisone e antibiotici, so che non fanno male. Ma gli effetti collaterali del vaccino…» -. E poi lo cazzia, in modo tombale: «Stai cercando incongruenze sul vaccino che può far male, ma leggo da una tua intervista di cinque anni fa al Mattino in cui dici: “Tra alcol e cocaina: in un’orgia una voce mi ha salvato”. Cioè: ti sei fatto di tutto nella vita e ora rompi le balle sul vaccino?». Non che David abbia tutti i torti.
Volano gli insulti
Fissando l’attenzione sul rientro prepotente del Coronavirus dalla porta principale dei programmi, ecco che vediamo riemergere il fiume carsico delle tifoserie opposte e rumorose. E la liturgia dei botta-e-risposta sullo schema della contrapposizione vede, per esempio, a L’Aria che tira l’avvocato Olga Milanese del comitato No Green Pass buttare lì due/tre dati (veri) slegati dal contesto e usati per criticare lo «schiavismo» sanitario; e lì il sempre mite professor Fabrizio Pregliasco del Galeazzi di Milano, all’improvviso sbotta: «Spettacolare cretinata!».
(Continua su Libero)
(Nella foto Matteo Bassetti, a sinistra, e Paolo Brosio su Rete4)