Pubblicato il 19/10/2021, 16:03 | Scritto da Andrea Amato

Presa Diretta è uno dei pochi casi per cui vale la pena pagare il canone Rai

Presa Diretta il lunedì in prima serata su Rai3

Una delle poche bandiere di servizio pubblico rimaste alla Rai, tra show, fiction, reality e talk show, è sicuramente Presa Diretta, programma d’inchieste giornalistiche in onda il lunedì in prima serata su Rai3 (questa settimana eccezionalmente anche il sabato in seconda serata). Il programma si posiziona nel solco tracciato anni fa da Report. Come per Report, anche per Presa Diretta il rigore giornalistico è alla base di ogni servizio: veridicità delle fonti, fact checking, dare voce a ogni parte della storia raccontata. Un giornalismo che va così in profondità, però, ha necessariamente bisogno di molte risorse, di tempo per realizzare servizi accurati e di un’azienda che lo sostiene, difende, protegge, da ogni intromissione esterna: politica, poteri forti, interessi economici degli investitori, che poi pretendono immunità.

L’unicità di queste isole di servizio pubblico deve essere preservata dalla tv di Stato, perché giustificano il pagamento del canone e soprattutto perché mantengono vivo il giornalismo d’inchiesta, visto che ormai i giornali non possono più permetterselo. Ma attenzione, non provate a paragonare o confondere il lavoro di Presa Diretta con programmi televisivi che vi sembrano simili, tipo Le Iene o Striscia la Notizia, perché sono due universi ben distinti. Uno è giornalismo puro, l’altro è intrattenimento che, certo, a volte porta a galla storture del sistema, ma che spesso fa il passo più della gamba e prende cantonate inaudite. Un conto è il giornalista che, con un alto valore civico, indaga mettendo insieme pezzi a volte anche pericolosi e che ha anche una funzione di garanzia per la società, altro conto è il giullare che mette a nudo il re. C’è bisogno di entrambi, per carità, ma non confondeteli mai.

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto Riccardo Iacona)