Pubblicato il 19/10/2021, 19:01 | Scritto da La Redazione
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Zerocalcare: Sto impicciato e piaccio per questo. Anche su Netflix

Zerocalcare: Sto impicciato e piaccio per questo. Anche su Netflix
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il fumettista debutta con una graphic novel sulla tv in streaming. E spiega la sua filosofia e il suo successo, dato dal comune senso di inadeguatezza di una generazione.

Zerocalcare: «Io sono un tristone, piaccio a chi è impicciato come me»

Il Secolo XIX, pagina 54, di Tiziana Leone.

«Io di natura sono un tristone, ma visto che a Roma se sei così, sei l’ultimo anello della catena alimentare delle prepotenze, ci ho costruito intorno un’impalcatura di ironia, meglio essere il primo che si prende in giro, così blocchi gli altri». La filosofia di Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech, è tutta nella sua drammatica ironia, che esce dai fumetti nei quali è cresciuto e si fa serie per Netflix, Strappare lungo i bordi, disponibile dal 17 novembre. Interprete di sé stesso e di tutti i personaggi che lo circondano, dalle maestre di infanzia, alle amiche dell’adolescenza, ai potenziali “nemici” che ogni giorno attraversano la sua vita, piena di paure, ansie e paranoie, passata per lo più sul divano di casa, Zerocalcare ha lasciato all’amico e attore Valerio Mastandrea l’onere di dar voce all’Armadillo, l’animale dentro cui ha scelto di infilare la sua coscienza.

«Qualche anno fa mi era venuta voglia di provare a raccontare una storia invece che a fumetti a cartoni, mi piaceva il fatto che fosse un linguaggio molto diretto e accessibile» spiega Zerocalcare. «Pensavo di poterlo fare da solo, ma non era possibile, anche per il linguaggio cinematografico che avrei dovuto usare, e sono contento del risultato, sono riuscito a controllare tutto, senza snaturarmi. È un salto nel buio, infatti ho un’ansia tremenda». D’altronde è la sua natura, che da sempre racconta nei suoi fumetti, ma l’attesa per una serie di Netflix è un’altra cosa, perché i suoi spettatori stavolta saranno sparsi in tutto il mondo.

Essere impicciati

Sicuro che riusciranno a comprendere la sua filosofia di vita e la sua romanità? «Nei miei fumetti ho sempre messo attenzione a quello che dico, uso parolacce, ma mai frasi sessiste o omofobe, a meno che non siano in bocca a un personaggio negativo» spiega Zerocalcare. «All’inizio pensavo di piacere per la questione della romanità, poi per i riferimenti generazionali, ma andando avanti ho capito che il minimo comune denominatore di chi entra in sintonia con me è solo uno: se si sta un po’ impicciati.

Chi vive quel senso di inadeguatezza e insicurezza che si porta dietro fin da piccolo, comprende bene quello che racconto». Nei sei episodi di Strappare lungo i bordi, Zerocalcare, tra flashback e aneddoti che spaziano dalla sua infanzia ai giorni nostri, percorre un viaggio in treno con Sarah e Secco, gli amici di sempre, verso qualcosa di molto difficile da fare.
(Continua su Il Secolo XIX)

 

(Nella foto Zerocalcare)