Pubblicato il 18/10/2021, 11:31 | Scritto da La Redazione

Facchinetti prende un pugno da McGregor e va al tappeto

Facchinetti prende un pugno da McGregor e va al tappeto
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: un pugno al volto, che ha fatto volare Facchinetti dall'altro lato della stanza. «McGregor ha visto nero - dice lo showman - e mi ha colpito senza motivo. È pericoloso, va fermato».

Facchinetti denuncia: «Colpito da McGregor senza alcun motivo»

Corriere della sera, pagina 21, di Chiara Maffioletti.

Doveva essere una bella serata e, fino a un certo punto, lo era anche stata. Francesco Facchinetti era tra gli invitati di una ristretta festicciola privata che il lottatore dei record Conor McGregor aveva improvvisato nel suo hotel. Entrambi erano a Roma: il campione per il battesimo di suo figlio e il produttore per la prima del film Time is Up, in cui recitano due dei suoi artisti, Benjamin Mascolo e Bella Thorne. Proprio l’attrice sarebbe stata il tramite per l’invito di gruppo da parte dello sportivo: qualche ora in compagnia al St. Regis. Chiacchiere, risate, aneddoti. Tutto tranquillissimo, assicurano diversi testimoni. Poi, senza un perché, McGregor ha dato un pugno in viso a Facchinetti, facendolo arrivare dall’altra parte della stanza. Risultato: sedici giorni di prognosi, anche se è ancora temporanea.

Questa, oltre al labbro rotto in più punti, è la fine di un incontro surreale. Appena ci sarà una prognosi definitiva, inizierà un nuovo capitolo, perché Facchinetti ha deciso di denunciare lo sportivo più pagato al mondo. A raccontare tutto sui social sono stati la moglie del produttore, Wilma Faissol e, poco dopo, lui stesso oltre a Mascolo. Tutti comprensibilmente sconvolti da una violenza detonata giurano senza alcun motivo. Non che ne possa esistere uno in grado di giustificarla, ovviamente. Ma quello che ha pietrificato Facchinetti e i suoi è che non ci sia stato un diverbio, un momento di tensione, una battuta non apprezzata. «A un tratto a Conor è proprio andato off il cervello – spiega Facchinetti -. Ero a 30 centimetri da lui e mi ha tirato un pugno in faccia. Mi sono ritrovato dall’altra parte della stanza, sotto choc. Lui non voleva tirare un pugno a me, semplicemente a un certo punto voleva tirare un pugno. Punto. Il caso ha voluto fossi lì io, ma poteva esserci mia moglie, Bella, o chiunque altro. Ha visto nero e voleva attaccare, come fosse un pitbull».

La furia

A fermarlo, subito dopo, secondo il resoconto dei presenti, quattro delle sue guardie del corpo. «Lo tenevano letteralmente appeso al muro, fermo. Altrimenti avrebbe continuato a menarmi. Le sue mani sono come kalashnikov, sono armi: poteva andarmi molto peggio. Ho capito come mai aveva così tante bodyguard: non sono per proteggere lui dagli altri, ma gli altri da lui». Lo showman preferisce non rispondere alla domanda se lo abbia visto fare uso di droghe. «Sono andato a quella festa perché era come se ci avesse invitati a conoscerlo Cristiano Ronaldo: ero un suo fan. Detto questo, lo ripeto, ha fatto black out il suo cervello: un secondo prima era il nostro migliore amico e un secondo dopo mi prendeva a pugni. Siamo rimasti tutti sotto choc».

Da quel momento, più nessun contatto da parte dell’atleta o del suo staff: «Le guardie ci hanno fatto uscire dal retro facendoci capire che sarebbe stato meglio non dire niente. Io all’inizio avevo anche pensato di fare così… Poi Ben mi ha fatto riflettere su quanto una persona così sia pericolosa: se non avessi denunciato e se l’avesse rifatto con altri, sarebbe stato anche sulla mia coscienza. Era un dovere civico non tacere».
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto Francesco Facchinetti)