AgCom: Dateci le armi per mettere a posto Dazn
L’AgCom chiede più poteri contro Dazn
La Repubblica, pagina 26, di Aldo Fontanarosa.
A dispetto dei pronostici, oggi l’arbitro delle questioni tv (l’AgCom) non multerà Dazn per i disservizi che si verificano durante la visione di alcune partite della Serie A. Nei corridoi dell AgCom, la pay-tv britannica è paragonata al capitone di Così parlò Bellavista, il film di De Crescenzo, sfuggente e inafferrabile. Dazn è una società di Internet che non ha richiesto un’autorizzazione ministeriale prima di operare in Italia. Per questo motivo, l’AgCom non è sicura che Dazn sia sottoposta all’insieme di regole che governano il settore (il Codice della radio-tv). Non è certa, dunque di poterla diffidare perché garantisca una qualità alta agli abbonati. E senza diffida non può esserci sanzione.
Nello stesso tempo, l’AgCom ha letto bene la risoluzione che la Commissione Trasporti della Camera ha approvato il 23 settembre. Nella risoluzione, i deputati chiedono al governo di aumentare i poteri dell’AgCom contro società web come Dazn che operano senza aver bisogno di autorizzazioni del ministero.
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(Nell’immagine il logo AgCom)