Pubblicato il 28/09/2021, 18:34 | Scritto da La Redazione
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Si stringe sempre più il cerchio attorno a Dazn

Si stringe sempre più il cerchio attorno a Dazn
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: dopo l’istruttoria dell’Agcom e la risoluzione della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, ieri consiglio straordinario di UPA. L’associazione degli investitori pubblicitari renderà noto solo venerdì il documento che presenterà al mercato e che sarà incentrato sul tema degli ascolti certificati: quelli della piattaforma che trasmette la Serie A per metà non lo sono.

Dazn, Upa chiede dati certificati

MF – Milano Finanza, pagina 17, di Andrea Montanari.

I weekend di calcio giocato e visto passano, ma i dati relativi agli ascolti non sono ancora univoci e continuano a far sorgere dubbi alle aziende che devono pianificare le inserzioni pubblicitarie. Perché Auditel, il soggetto vigilato da Agcom e autorizzato a pubblicarli, diffonde quotidianamente i numeri del mercato audiovisivo. Dati che però, come è emerso dall’inizio del campionato di Serie A, non sono mai in linea con quelli elaborati da Nielsen e diramati da Dazn, l’Ott che mettendo sul piatto (della Lega) 840 milioni annui, 340 milioni dei quali garantiti dal partner commerciale Tim, si è aggiudicato i diritti televisivi delle 10 partite di ogni singola giornata (sette in esclusiva) per il periodo 2021-2024.

Così, dopo gli interventi dell’Agcom, che ha aperto un’istruttoria sul caso, e del Parlamento, con la commissione Cultura che ha approvato la risoluzione firmata dal presidente della commissione Tlc, Raffaella Paita che impegna il Governo a occuparsi del tema (il dossier sarà gestito dal sottosegretario del Mise, Anna Ascani), adesso tocca a Upa scendere in campo. L’associazione degli investitori pubblicitari presieduta da Lorenzo Sassoli de Bianchi (gruppo Valsoia), al termine del consiglio straordinario di ieri ha deciso, in maniera unanime, di presentare al mercato un documento nel quale, prendendo spunto dai principi generali internazionali, verrà chiesto ai soggetti coinvolti nella vicenda della Serie A di fornire al mercato, alle aziende e ai centri media, dati certi, univoci e chiari rispetto agli ascolti del calcio in tv e sulle piattaforme streaming. I membri del board di Upa si sono trovati tutti d’accordo nel richiedere un sistema di rilevazione unico, una metrica chiara e soprattutto la massima trasparenza su numeri, dati e valori. In ballo, infatti, ci sono i budget advertising da destinare ai vari media. Ma soprattutto l’interesse degli investitori è rivolto alla definizione del target da andare a colpire con pubblicità e comunicazioni mirate. II tutto rispettando gli operatori di mercato e i contratti in essere.

Il vademecum

Questo vademecum ufficiale sarà presentato al mercato, agli stakeholders e ai player del mondo tv e ott nella giornata di venerdì 1 ottobre. La finalità di Upa è chiara: ottenere un’informazione (numerica e percentuale) univoca, valida e accettata da tutti. Anche perché, al momento, gli unici dati di riferimento per il comparto audiovisivo sono quelli forniti e certificati da Auditel che, tra l’altro, da più di due anni rileva anche la cosiddetta total audience (smart tv, device, smartphone e pc), ossia duello che dovrebbe essere il perimetro più ampio possibile del bacino d’utenza del mercato italiano.
(Continua su MF – Milano Finanza)

 

(Nell’immagine il logo di Dazn)