Pubblicato il 27/09/2021, 15:01 | Scritto da Andrea Amato

Alessandro Cattelan e Diletta Leotta sono il nostro futuro, anche se oggi tutti diranno il contrario

Alessandro Cattelan su Rai1 e Diletta Leotta Dazn

Perché un articolo celebrativo su Alessandro Cattelan e Diletta Leotta proprio oggi? Perché in questo week end abbiamo avuto la conferma che il futuro della televisione italiana, per alcuni decenni, è in cassaforte, grazie a due fuoriclasse. Nel giorno della pietra tombale Auditel per il conduttore di Da grande potrebbe sembrare una provocazione fine a sé stessa, ma non è così. Ecco perché.

Alessandro Cattelan

Non era colpa della «tempesta perfetta: finale Europei di Pallavolo e Juventus-Milan», per citare Antonio Ricci, per il misero 12% della prima puntata di Da grande su Rai1 della scorsa settimana. Già, perché anche ieri lo show di Alessandro Cattelan si è fermato alla stessa cifra di share, perdendo anche 200 mila spettatori rispetto a sette giorni fa. Perché il pubblico ultrasessantenne di Rai1 non conosce e non capisce Cattelan, dicono tutti ormai da giorni. E chissenefrega! Il problema principale di Ra1, rete ammiraglia della tv di Stato, è che ha un pubblico molto anziano che, per colpa di madre natura, si sta naturalmente estinguendo e di questo passo in 10-20 anni Rai1 non avrà proprio più pubblico. Quindi, è necessario un ringiovanimento dell’audience, raggiungibile con l’inserimento di nuovi codici di linguaggio e nuovi talent, oltre ai soliti mammasantissima: Carlo Conti, Milly Carlucci e Antonella Clerici.

Ma questo percorso deve essere sostenuto nel tempo e non con due puntate di un varietà. E chi pensa di portare davanti alla tv nonna e nipote è solo uno sciocco, che di televisione e società non sa nulla. Non solo: chi pensa di portare le generazioni Z e Alpha davanti alla tv, distogliendole da Twitch e TikTok, è un giapponese rintanato nella sua trincea. Cattelan, sembrerà strano a molti, ma ha passato i 40 anni e quindi il suo compito non è intercettare la GenZ, gli adolescenti, bensì i suoi coetanei millennials. La grande novità portata da Da Grande su Rai1 è nel linguaggio, basato sue due elementi che mancano da sempre all’ammiraglia di viale Mazzini: ironia e autoironia. Vi sembra poco? Da oggi, dati alla mano, si capirà il vero valore non di Alessandro Cattelan, che è indiscutibile, ma dei nuovi dirigenti Rai: abbandoneranno spaventati il percorso di rinnovamento o terranno la barra dritta e investiranno ancora di più?

Diletta Leotta

Per tutti quelli che: Diletta Leotta è di plastica come le sue tette; il suo fidanzamento con Sandokan è solo marketing; è glaciale come un Calippo; il consiglio è di recuperare su MediasetPlay la sua intervista a Verissimo di sabato 25 settembre. Troverete una donna di 30 anni figlia del suo tempo, che racconta a Silvia Toffanin come sia difficile ricevere insulti sul suo aspetto fisico, come se la chirurgia estetica fosse intervenuta anche sulla anima, perché è questa l’accusa più comune dei suoi hater social. E il fatto che non ne parli abitualmente è «solo una questione di educazione», come dice lei. Tradotto: se non frigno sui social non vuol dire che le offese gratuite non mi facciano soffrire.

Ma il passaggio che mette in soffitta l’accusa di essere algida è quello che riguarda la sua storia d’amore con l’attore turco Can Yaman. E, udite udite, la storia è finita e Leotta soffre. Insomma, le capacità professionali della conduttrice di Dazn non sono mai state messe in discussioni, e ci mancherebbe anche altro, ma da sabato i suoi detrattori dei social network hanno scoperto che anche Diletta Leotta ride, piange, ama e soffre. Già, come tutti noi: incredibile!

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto Diletta Leotta e Alessandro Cattelan)