Pubblicato il 20/09/2021, 15:02 | Scritto da La Redazione

Massimo Boldi a testa bassa contro Antonio Ricci, che risponde a TvZoom

Massimo Boldi: «Ho inventato io Striscia, ora è noiosa. Che peccato aver detto no alla Disney…»

QN – Quotidiano Nazionale, pagina 14, di Piero Degli Antoni.

«Striscia la notizia l’ho inventata io, dieci anni prima che la facesse Ricci. Dopo aver visto su Telereporter un tizio che trasmetteva un tg parlando soltanto di quello che avveniva alla Comasina, scrissi il testo di un tg divertente. Lo feci al Derby, poi ad Antenna 3, poi a Risatissima su Canale5, con l’aiuto di Zuzzurro e Gaspare. Non era qualcosa di simile a quello che avevano già fatto Alighiero Noschese o Walter Chiari: loro imitavano i giornalisti veri. lo invece facevo un tg comico. Siamo al 1978-’79. Dopo il Fantastico con Celentano, per rientrare a Canale5, Berlusconi mi affidò ad Antonio Ricci. Gli propongo l’idea del telegiornale e lui mi risponde: “Belin, ancora il telegiornale, sono 10 anni che lo fai! È una rottura di scatole”. Due anni dopo, mentre sono a Grand Hotel, un pomeriggio vengono Zuzzurro e Gaspare e mi sussurrano: “Ma lo sai che D’Angelo e Greggio stanno facendo le prove per un tg comico?”. Allora mi incavolo e chiamo Silvio – allora lo chiamavi direttamente – e gli racconto tutto. “Ma sì”, risponde lui, “lo fanno per tre mesi, lasciamoli divertire”. E invece è trent’anni che vanno avanti! Mi piacerebbe che almeno fosse scritto: “Da un’idea di Massimo Boldi”».

Come giudica la Striscia di oggi?
«Mi annoia. Ormai è un programma costruito sui filmati o le segnalazioni della gente. La prima Striscia era un’altra cosa. Identica a quello che facevo io a Risatissima».
In questi anni la comicità è cambiata. Pio e Amedeo hanno osato fare una comicità politicamente scorretta…
«Sono due personaggi necessari, se vuoi emergere devi essere diverso. Hanno avuto il coraggio – e con loro chi glielo ha consentito – di andare controcorrente».
Che ne pensa dei comici che vengono dal web?
«Mi fa molto ridere Stefano Musazzi, lo metterei volentieri in un film, potrebbe prendere il posto del compianto Guido Nicheli. Gli passo la fiaccola e gli dico vai avanti te».

Lei è nato al Derby, leggendario locale culla del cabaret milanese, dove si esibirono Enzo Jannacci, Gaber, Fo, Villaggio, Abatantuono…
«Con Jannacci ero amico amico amico. Una volta presi la pleurite. Enzo come medico faceva il tirocinio all’ospedale Maggiore, vicino a casa mia. Quando finiva il turno veniva da noi, e mia moglie gli preparava la pastasciutta che lui mangiava sempre col pane. E mentre io ero a letto con la febbre altissima, sette battiti al minuto, lui sghignazzava serafico con mia moglie…».
Però l’ha guarita…
«Eh no, per guarire sono dovuto andare in ospedale!».
Al Derby c’erano anche Teo Teocoli, Cochi e Renato, Walter Valdi…
«… e Bruno Lauzi, capace di scherzare anche in condizioni drammatiche. Quando si ammalò di Parkinson aveva le mani che gli tremavano. Ma riusciva a ridere lo stesso: “Non è il tremore delle mani che mi dà fastidio”, diceva, “quanto il fatto che le foto mi vengono tutte mosse”».
Nel 1987 ci fu la grande parentesi con Celentano a Fantastico. Ricorda un episodio particolare?
«Rammento la sera in cui scrisse sulla lavagna “La caccia e contro l’amore”, senza l’accento. Quello che nessuno sa è che, finita la puntata, fuori dal Delle Vittorie c’erano duecento cacciatori armati di doppietta che ci aspettavano. Fummo costretti ad attendere che il teatro si svuotasse, poi andammo via su un furgone blindato della Celere…».
(Continua su QN – Quotidiano Nazionale)

Ecco la risposta di Striscia la Notizia arrivata poco fa a TvZoom:

Gentile redazione,
leggendo oggi su QN l’intervista a Massimo Boldi, in cui il comico si auto-attribuisce la paternità dell’idea di Striscia la notizia, siamo letteralmente esplosi in un’enorme risata. Ecco alcune precisazioni. Vi ricordiamo che, fin dalle origini della televisione, nella parodia del telegiornale si sono esercitati molti comici: da Walter Chiari a Gino Bramieri, da Alighiero Noschese a Raimondo Vianello, ad Antonio Amurri e Dino Verde, fino a Rocco Tanica, Massimo Boldi, etc. etc. Boldi sostiene che il suo tg però non era uguale a quello che aveva già fatto Walter Chiari, il quale si limitava a “imitare i giornalisti veri”. Non ci risulta che Walter Chiari fosse un imitatore, e a voi? Inoltre, Boldi fa confusione, e parecchio, pure sulle date. Quando faceva Grand Hotel era il 1986. Difficile che nello studio accanto si girasse Striscia, visto che la prima puntata del tg satirico andò in onda nel novembre del 1988. Forse sarebbe stato il caso di verificare le informazioni, soprattutto quando, coscientemente, si intervista un soggetto in uno stato molto particolare.

Ci teniamo a sottolineare che quello di Striscia la notizia è un format italiano unico al mondo e molto diverso dalla parodia del tg: come tutti sanno, la nostra peculiarità è quella di realizzare autentici servizi giornalistici, anticipando spesso i media ufficiali. Infatti veniamo contattati quotidianamente da centinaia di cittadini che ci chiedono di intervenire per denunciare truffe o illeciti. Se vi servisse anche la prova provata, guardate una puntata del telegiornale di Cipollino.  E poi una di Striscia. Potrete constatare che si tratta di due prodotti televisivi completamente differenti. Quella di Boldi, quindi, non è altro che una fake news.
Grazie, un cordiale saluto.
L’ufficio stampa di Striscia la notizia

 

(Nella foto Massimo Boldi)