Pubblicato il 15/09/2021, 19:01 | Scritto da La Redazione

Pier Silvio ce l’ha fatta: Mediaset va in Olanda

Mediaset va in Olanda e prepara la campagna internazionale

Il Sole 24 Ore, pagina 22, di Andrea Biondi.

Tutto pronto per il nuovo corso di Mediaset, con lo sbarco in Olanda che, come riportato sul Sole 24 Ore di ieri, sarà completato nel fine settimana. Con alle spalle conti che saranno presentati oggi in mattinata e che sono previsti in miglioramento rispetto al 2020, ma anche rispetto al 2019. Il consensus degli analisti prevede, solo per l’Italia, una raccolta pubblicitaria netta sugli 840 milioni; un totale ricavi di 963 milioni e un Ebit di 77 milioni per il primo semestre dell’anno i cui numeri hanno avuto ieri l’ok dal Cda. Il futuro di Cologno che passa per Amsterdam si chiama dunque Mediaset Nv: holding finanziaria di partecipazione con sotto di sé Mediaset Italia e la quota di Mediaset España, oltre a quella di Prosieben, che svolgeranno tutte le attività come prima. Quel che si attende da rumors di mercato è anche un successivo cambiamento di nome: da Mediaset Nv a MediaforEurope Nv, nome del vecchio progetto affossato dagli scontri legali con Vivendi nei tribunali di mezza Europa.

Questa mossa ha tanto di simbolico, è vero, ma dalle parti di Cologno è considerata anche di supporto per facilitare l’aggregazione internazionale che è il principale obiettivo strategico, dichiarato, del Biscione. «Spero che sarà un autunno molto caldo dal punto di vista dell’operatività», aveva detto a inizio luglio Pier Silvio Berlusconi dopo l’ok dell’assemblea dei soci allo spostamento della sede legale in Olanda. Il mese di settembre sarà quello della quadratura del cerchio per un gruppo di Cologno per il quale – ora che gli scontri con il “socio scomodo” Vivendi sono alle spalle dopo l’accordo fra i francesi, Fininvest e la stessa Mediaset – arriva al dunque il progetto di espansione internazionale che da tempo il Biscione esibisce come pilastro della propria strategia.

I dossier internazionali

Da quel che si raccoglie da ambienti vicini a Cologno i dossier al momento sarebbero più di uno, a dimostrazione del fatto che ancora non si è però entrati nella fase calda. Uno è recentemente tornato ad aprirsi sulla Francia, come cascame del progetto di fusione che vede impegnate Tf1 (Bouygues) e M6 (Rtl). Insieme possono avere al massimo 7 canali e non gli 11 che deriverebbero dalla loro unione.

Per questo, a quanto risulta al Sole 24 Ore, l’advisor Lazard avrebbe contattato coloro i quali si erano rivelati interessati a M6 (fra questi Mediaset). Un altro dossier riporta alle tv della Grecia. A ogni modo il gruppo di Cologno sembrerebbe interessato ad altri possibili sviluppi. È vero che c’è tutto il capitolo spagnolo, anche se l’ipotesi fusione con Mediaset Italia è definitivamente tramontata per decisione dei tribunali. È ovvio che il tema delle sinergie tra i due Paesi andrà affrontato, ma c’è tempo: al momento è lo sviluppo in altri Paesi che interessa al Biscione.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)