Pubblicato il 08/09/2021, 15:04 | Scritto da La Redazione
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Fabio Fazio: Non darò voce ai No vax

Fabio Fazio: Non darò voce ai No vax
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: «I No vax in tv? È come se per parlare di guida sicura si invitasse un pirata della strada», dice il conduttore che tornerà in onda il 3 ottobre.

Che Fazio che fa

Il Foglio, pagina 1, di Salvatore Merlo.

Riprende il 3 ottobre con Che tempo che fa. E la prima cosa che balza all’occhio (o all’orecchio) è che Matteo Salvini non si occupa più di lui. “L’ha fatto per centoventitré volte, diciamo che non ne sento la mancanza”. Le ha contate? “Fino a un certo punto, poi mi sono perso”. Ma è cambiato Salvini o è cambiato lei, Fabio Fazio? “Di sicuro non sono cambiato io, a parte la barba bianca e lunga”. E qui uno si può immaginare cosa le abbia detto Luciana Littizzetto. “Per fortuna ancora non mi ha visto. Sembro Babbo Natale, o forse sono così noioso che mi si è imbiancata la barba. Ecco. Me lo dico da solo. Così anticipo le battute”.

Noioso e buonista. “Veramente vorrei applicare solo un po’ di buon senso in televisione. Mi sembra di vivere in un mondo impazzito, dall’Afghanistan a quelli che non si vogliono vaccinare mentre il virus fa milioni di morti. Ci tocca leggere di professori universitari contrari al green pass, nell’anno in cui è stata sconfitta la poliomielite nel mondo. Viene in mente quel libro di Roberto Vacca che si intitolava Medioevo prossimo venturo. Ci siamo. E senza nemmeno la spiritualità del Medioevo”. Quindi da lei niente No vax messi a tu per tu con i virologi? “È il momento di essere un po’ assertivi. Bisogna ricominciare come in prima elementare, dai fondamentali: dalla A di Abecedario”. Cioè? “Lì fuori c’è anche chi va contromano in autostrada. Ma non ci fai un giornale o un talk-show, invitandoli a parlare di guida sicura con il comandante della polizia stradale. Non sono posizioni paritarie”. Eppure c’è chi lo fa.

I No vax in tv

Fedele Confalonieri ha detto proprio su questa colonna che i No vax servono alla sceneggiatura del talkshow. “Certo. Ma poi tutto questo ha degli effetti, perché non è vero che il pubblico sa sempre distinguere. Il pubblico ci crede. Si appassiona. In taluni programmi vengono dette cose terribili, anche violentissime. E se però in tv tutto finisce lì, una volta spente le telecamere, per la gente fuori non è così. La finzione e la recita non vengono percepite come tali. Le parole possono fare molto male. Edoardo Sanguineti quando venne a Sanremo nel 1999 disse ai giovani in concorso che “le parole sono importantissime, non sprecatele”.

Questo vuol dire che dobbiamo chiudere qui la nostra conversazione, ma vuol dire anche che chi parla in tv ha una grande responsabilità. Ovviamente si può dire e fare tutto, ma bisogna assumersela questa responsabilità. E sono certo che chi dà voce all’antiscienza, poi, se finisce sotto i ferri per l’appendicite, vuole essere operato da un chirurgo. Non dal mago do Nascimento”.
(Continua su Il Foglio)

 

(Nella foto Fabio Fazio)