Discovery: cala la raccolta pubblicitaria, ma anche i costi e così i conti sono in salute
Discovery, l’utile sale a 20,3 milioni
ItaliaOggi, pagina 18, di Claudio Plazzotta.
Il gruppo televisivo Discovery Italia ha conti in salute e prospettive di crescita per il 2021. La tempesta da Covid-19 è stata superata in maniera brillante, con un taglio dei costi (-13,2%) esattamente uguale alla perdita di fatturato nel 2020. E questa strategia ha consentito, insieme a una serie di effetti fiscali positivi per quasi otto milioni di euro, di chiudere l’esercizio 2020 con un utile complessivo pari a 20,3 milioni di euro rispetto ai 16,8 milioni del 2019. I canali tv Nove, Real Time, Dmax, Giallo, Motor trend, Food network, Hgtv, Frisbee e K2, grazie soprattutto alla concessionaria pubblicitaria Discovery Media, hanno assicurato un valore della produzione di 241,48 milioni di euro nel 2020, in calo del 13,2% sul 2019.
Come detto, però, i costi della produzione sono scesi allo stesso ritmo, fermandosi a 218,7 milioni. In particolare, i costi per servizi sono stati di 137 milioni di euro (-15,7%) e quelli per il personale sono diminuiti del 14,4%, a 22 milioni di euro. A fine 2020, in Discovery Italia, lavoravano 22 dirigenti (quattro in meno rispetto al 2019), 67 quadri (+11) e 130 impiegati (-11), per un totale di 219 persone (quattro in meno). Sul totale del valore della produzione 2020 di Discovery, la raccolta pubblicitaria pesa per 192,1 milioni di euro (-14,5%), le prestazioni di servizi assicurano ricavi per 46 milioni (-8,3%) e i ricavi tv 2,7 milioni.
La performance di Nove
Relativamente ai conti di All music, società controllata al 100% da Discovery e che a sua volta controlla il canale Nove, nel 2020 i ricavi pubblicitari sono scesi a 49,4 milioni (-16%) rispetto ai 58,8 milioni del 2019 e ai 59,1 milioni del 2018. L’utile è invece salito a 1,9 milioni di euro, mentre era di 1,2 milioni nel 2019 e di 3,1 milioni nel 2018. Questa tendenza positiva, che ha portato il patrimonio netto di All music a 18,7 milioni di euro, ha convinto gli amministratori di Discovery Media a non svalutare la partecipazione, iscritta a bilancio a un valore di 36,8 milioni di euro, poiché «ci sono aspettative di recupero».
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(Nell’immagine il logo di Discovery)