Pubblicato il 10/08/2021, 15:32 | Scritto da La Redazione

Nicole Kidman: Sono una guru per fiction

Il lato new age di Nicole

Corriere della sera, pagina 36, di Stefania Ulivi.

«Visti da fuori sembrano avere vite bellissime, persone brillanti, hanno tutto. Ma calato il sipario lo scenario è devastante. Mostriamo la differenza tra realtà e rappresentazione». Grazie all’adattamento del romanzo Big Little Lies ha vinto due Emmy (produttrice e attrice). Ora Nicole Kidman, con lo staff produttivo di The Undoing, riparte da un altro bestseller della scrittrice australiana Liane Moriarty, Nine Perfect Strangers, per una nuova incursione nella serialità che ultimamente le dà più soddisfazione del cinema. La miniserie in otto puntate diretta da Jonathan Levine con Melissa McCarthy, Michela Shannon, Luke Evans, Bobby Cannavale, arriva su Prime dal 20 agosto.

«È come un cerchio che si chiude, in fondo sono state miniserie come Vietnam o Bangkok Hilton a farmi conoscere in Australia. La serialità ti permette più tempo per andare a fondo nei personaggi, esplorare le sfumature. Con meno stereotipi rispetto al cinema» racconta via Zoom l’attrice, che lo ha prodotto con la sua Blossom Films con Bruna Papandrea e David E. Kelley. Lei si è ritagliata il ruolo di Masha, algida e misteriosa direttrice di Tranquillium House, un remoto resort di ultralusso in mezzo alla campagna che promette agli ospiti di guarire ogni preoccupazione, ritemprare corpo e mente. I nove ospiti – una scrittrice delusa, un atleta in disarmo, una coppia sull’orlo di una crisi, una famiglia ferita da una tragedia, un avvocato divorzista – sono arrivati per risolvere in dieci giorni piccoli e grandi problemi personali. Non sanno cosa li aspetta. Il wellness center sembra la risposta contemporanea alle dimore isolate dei romanzi di Agatha Christie: nessuno è del tutto innocente. «Tutti sono arrivati lì per reinventarsi, cambiare, anche guarire. Si affidano a lei che è un personaggio carismatico e molto affascinante».

Nei panni di una guru

Una guru con molti misteri da nascondere. «Dice: io ho sperimentato la morte e questo mi fa apprezzare la vita. Ma che cos’è veramente la vita? L’esistenza come la conosciamo? O ne esistono altre? La forza di Liane Moriarty è trattare cose quotidiane e temi delicati sapendo passare dai toni da commedia a quelli drammatici. È una serie che pone molte questioni filosofiche che mi appassionano, apre nuovi orizzonti». Come le cure individuate da Masha per i suoi ospiti: li fa sdraiare in fosse scavate da loro stessi, gli fa bere bibitoni personalizzati e miracolosi a base di frutta e verdura. E non solo.

«Pian piano si capirà cosa nasconde ognuno di loro, gli ultimi episodi sono rivelatori. La serialità ti permette di portare lo spettatore in territori inaspettati. Qui mostriamo quanto siano forti le maschere e le barriere dietro cui ci nascondiamo e la difficoltà a lasciarle cadere. Mostriamo con comprensione cosa c’è dietro il sipario, l’ultima cosa che volevamo fare era mettere in ridicolo i personaggi».
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto Nicole Kidman)