Pubblicato il 29/07/2021, 18:02 | Scritto da La Redazione
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Carlo Fuortes: Inaccettabile avere 57 milioni di perdite in Rai

La cura dell’ad Fuortes per la Rai: «Inaccettabili 57 milioni di deficit»

La Stampa, pagina 10, di Alessandro Di Matteo.

Basta con la Rai in perdita. Il nuovo amministratore delegato Carlo Fuortes si presenta in consiglio di amministrazione con un piano che fa subito infuriare l’Usigrai – il sindacato dei giornalisti – e che attira le critiche del Pd Francesco Verducci, della commissione di Vigilanza. Fuortes non usa diplomazia nel presentare il suo piano, definisce «inaccettabile» che la Tv pubblica abbia un bilancio che prevede «un forte disavanzo di circa 57 milioni di euro» per il 2021, tanto più – sottolinea che – «anche negli anni precedenti i budget erano in perdita». Non si può fare, per Fuortes, l’ad voluto dal premier Mario Draghi. «È una cosa assolutamente inaccettabile per un’azienda che vive grazie al canone versato da milioni di cittadini. Come amministratori dobbiamo avere il massimo rispetto di questo denaro pubblico».

Per il nuovo amministratore delegato «I conti della Rai devono essere sempre in utile, o come minimo, in pareggio», perché «una gestione economica virtuosa è una precondizione indispensabile per i grandi cambiamenti che la nostra azienda dovrà affrettarsi a intraprendere nel prossimo futuro». Un piano di revisione del bilancio che il cda ha approvato con l’ok di tutti tranne che di Riccardo Laganà, il consigliere di amministrazione indicato dai dipendenti. «Non ho votato la proposta di revisione budget – spiega alla Stampa – perché preoccupato per eventuali impatti sul prodotto e sull’organizzazione aziendale. È necessario prima un progetto industriale ed editoriale basato su risorse congrue e certe».

I sindacati

Un timore condiviso dall’Usigrai: «Preoccupa che il cda Rai decida tagli senza progetto: giusto l’obiettivo del pareggio, ma non tagliando il prodotto». Il timore è che la gestione virtuosa si traduca esclusivamente in tagli: «Zero notizie sul mandato. Zero notizie sulla missione. Zero notizie sul progetto. È giusto e doveroso che una azienda che vive grazie ai soldi dei cittadini debba avere bilanci in pareggio. Ma questo deve avvenire grazie a progetti di rilancio e sviluppo».
(Continua su La Stampa)

 

(Nella foto Carlo Fuotes)