Pubblicato il 26/07/2021, 17:32 | Scritto da La Redazione
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Occhio Dazn, il Garante ti guarda

Occhio Dazn, il Garante ti guarda
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: Giacomo Lasorella, 57 anni, presidente Agcom da ottobre 2020, parla del calcio in streaming. «Siamo vigili, ma ottimisti». E sulla Rai dice: «Io credo che il tema di cosa debba essere il servizio pubblico nell'era digitale rappresenti un argomento da affrontare in maniera complessiva E in tempi brevi».

Giacomo Lasorella: «Agcom alla sfida del digitale. Si parte dal calcio in streaming»

Il Sole 24 Ore, pagina 7, di Andrea Biondi.

«Siamo in una fase complessa, caratterizzata da una tumultuosa transizione verso il mondo digitale e che costituisce una delle sfide più importanti che attendono Agcom in questa consiliatura». Giacomo Lasorella, 57 anni, presidente Agcom da ottobre 2020 si appresta oggi all’illustrazione della sua prima Relazione al Parlamento. Lo fa con in dote l’approvazione di modifiche al regolamento del diritto d’autore con le quali è stata data declinazione pratica alle novità introdotte dal Dl Rilancio, con la competenza Agcom estesa anche alla pirateria sui servizi di messaggistica istantanea, da Whatsapp a Messenger. «Si tratta della conferma di un’iniziativa della precedente consiliatura che ha anticipato anche la normativa europea».

Un caso, questo del diritto d’autore, dal quale emerge tutta l’evidenza di un contesto in cambiamento, fra piattaforme digitali, funzionamento delle reti e tematiche legate al pluralismo, sulle quali Agcom è chiamata a un ruolo da protagonista.

Ma l’Autorità ha gli strumenti necessari per affrontare questa transizione al mondo digitale? In fondo molti dei soggetti in questione non rientrano nel raggio di azione di Agcom. E quindi non rischiate di avere le armi spuntate senza un intervento legislativo?
Il legislatore sta intervenendo, in realtà. La legge di bilancio 2021 ha assegnato all’Autorità le competenze in materia di applicazione del Regolamento Platform to business e sono in via di recepimento le direttive sui servizi audiovisivi (Smav, ndr.) e sul copyright. Poi a livello europeo ricordo le due proposte di regolamento varate dalla Commissione Ue – il Digital Services Act e il Digital Markets Act – che avranno ricadute a livello nazionale secondo le scelte del legislatore. Gli strumenti si stanno faticosamente creando. Certo, la tecnologia va molto più veloce della legislazione, ma stiamo cercando di stare al passo. E comunque in definitiva Agcom si sta attrezzando per governare questa svolta digitale per gli atti di vigilanza di sua competenza.
A proposito di innovazioni nella vita dl tutti i giorni, un primo grande banco dl prova sarà sulla fruizione delle partite del campionato di calcio di serie A. Dal 21 agosto, giorno di avvio del campionato, la modalità prevalente sarà in streaming, visto che i diritti se li è aggiudicati Dazn in partnership con Tim.
E infatti Agcom ha adottato un atto di indirizzo con la duplice finalità di evitare fenomeni di congestione della rete, conseguente ai picchi di traffico, e di prevenire gli eventuali disservizi per gli abbonati.

Sì, ma è solo un atto di indirizzo…
Per carità, certo: è un atto di indirizzo, ma è tutt’altro che una mera serie di consigli. Abbiamo detto agli operatori, non solo a Dazn e Tim, ma a tutti, che devono definire le modalità tecnico-operative prima dell’avvio della prossima stagione calcistica. C’è un preciso set di scadenze. In via d’urgenza l’Agcom si riserva anche di intervenire dando precise prescrizioni ai soggetti interessati.
Dica la verità: siete preoccupati?
Siamo vigili, ma ottimisti. Il fatto di lavorare in anticipo consente di guardare senza catastrofismi all’evoluzione di questo mondo in modo sereno. E questo vale anche per la questione specifica della Serie A su Dazn-Tim.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

(Nell’immagine il logo di AgCom)