Pubblicato il 17/07/2021, 13:41 | Scritto da La Redazione

Lucio Presta smentisce l’articolo de Il Fatto Quotidiano. Ecco la rettifica

I Presta smentiscono il quotidiano Il Fatto Quotidiano

«Smentiamo categoricamente la veridicità di quanto da Voi pubblicato sul versamento di somme (“pioggia di milioni”) da parte delle Società televisive, quali Rai e Mediaset al Sig. Lucio Presta, la veridicità del versamento in favore della società Arcobaleno Tre di 9, 2 milioni di euro da parte di Rai e di euro 13,2 milioni da parte di Reti Televisive Italiane Spa nonché la veridicità dei dati riferiti relativi al fatturato della Arcobaleno Tre Srl. Abbiamo saputo dell’indagine della Procura di Roma sull’ipotesi della violazione della legge sul finanziamento ai partiti solo pochi giorni fa’ e ci siamo subito messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per chiarire rapporti di collaborazione nel campo delle prestazioni artistiche e autorali da parte di Matteo Renzi, che risalgono a quasi tre anni fa, inerenti il documentario Firenze secondo me, di cui si era parlato pubblicamente al momento in cui la società Arcobaleno Tre aveva proposto a Matteo Renzi di produrlo con la sua collaborazione autorale e conduzione.

Contrariamente a quanto si legge nel testo dell’articolo, si tratta di prestazioni esistenti, regolarmente fatturate all’ARCOBALENO TRE e pagate alla persona fisica, quale corrispettivo dell’attività svolta, non al Politico o, tanto meno, al Partito. Stiamo presentando una memoria con documentazione contrattuale e bancaria che certamente sarà motivo di attenta valutazione da parte della Procura, onde fugare ogni dubbio sulla posizione dei Sig.ri Presta.”

Qui di seguito l’estratto dell’articolo contestato dai Presta.

Vip e 8 milioni di fatturato: l’azienda che paga Matteo

Il Fatto Quotidiano, pagina 6, di Stefano Vergine. Tra gli azionisti attuali Lucio Presta non c’è, ma è a lui che gli investigatori della Procura di Roma riconducono la proprietà della Arcobaleno Tre Srl, società che dal 2012 si occupa di rappresentare personaggi dello spettacolo come Amadeus, Paolo Bonolis, Ezio Greggio e la moglie di Presta, Paola Perego. Oggi la maggioranza delle quote dell’azienda (70%) è intestata alla commercialista Laura Aguzzi e a Marco Contessi, ma fino a un mese fa, il controllo era in mano ai figli di Presta (Niccolò e Beatrice) e a quelli della Perego (Giulia e Riccardo Carnevale). I magistrati della Capitale contestano al più famoso agente della tv e al figlio Niccolò, amministratore unico della Arcobaleno Tre, il finanziamento illecito a Matteo Renzi.

Secondo il decreto di perquisizione la società della famiglia Presta-Perego e l’ex premier hanno stipulato «rapporti contrattuali fittizi, con l’emissione e l’annotazione di fatture per operazioni inesistenti», il cui fine ultimo era «il finanziamento della politica». Insomma, per evitare di finanziare apertamente il politico Renzi – sostengono i magistrati – Presta lo avrebbe pagato come una star tv, senza dichiarare nel bilancio che quelle erano in realtà donazioni fatte per finalità politiche. L’attenzione dei pm è concentrata sul bilancio della Arcobaleno Tre relativo al 2018, l’anno in cui sono avvenuti i pagamenti. Quell’anno, tra settembre e novembre, la srl romana ha eseguito due bonifici verso Renzi per un totale di 454 mila euro.

La difesa

Secondo Presta e il leader di Italia Viva, quelli sono soldi pagati per il documentario Firenze secondo me, di cui il senatore toscano (all’epoca, non più leader del Pd) era autore e conduttore. Tra Renzi e la Arcobaleno Tre poi ci sono anche altri contratti: quello per l’”esclusiva” e quello per l’ideazione di programmi tv (peraltro mai venduti). Ed è in questi contratti che secondo i pm si nasconde il finanziamento illecito. Il bilancio della Arcobaleno Tre non aiuta a fare chiarezza. Dice solo che quell’anno la società ha fatturato 8,5 milioni, ne ha spesi 7,1 (di cui 4,8 milioni in non meglio specificati “servizi”) e ha chiuso il rendiconto con un utile netto di 985 mila euro. Di certo è anche grazie a quei 454 mila euro pagati da Presta che Renzi è riuscito a comprare la sua villa di Firenze.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

(Nella foto Lucio Presta)