Pubblicato il 15/07/2021, 19:00 | Scritto da La Redazione

Checco Zalone fa rima con Biscione

Checco Zalone fa rima con Biscione
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: l’attore pugliese rinnova il contratto di esclusiva con Medusa, il brand cinematografico di Cologno. Pio e Amedeo, invece, scelgono Fremantle e Sky e si affidano al regista Gennaro Nunziante, che da “Cado dalle nubi” a “Quo vado”, ha firmato grandi successi di botteghino.

Zalone sarà ancora con Mediaset

ItaliaOggi, pagina 16, di Claudio Plazzotta.

Il cinema italiano prova a ripartire, con listini quasi da normalità in presentazione a Cinè di Riccione, dal 20 al 23 luglio, per una stagione 2021-22 che, dopo la Mostra del cinema di Venezia e pandemia permettendo, avrà tantissime uscite in sala per culminare in una sfida natalizia tra West Side story di Steven Spielberg o Diabolik dei Manetti Bros. (da metà dicembre) o tra i cinepanettoni di fine anno tipo La befana vien di notte 2 con Fabio De Luigi e Monica Bellucci (prodotto da Lucky Red e Rai Cinema, e distribuito da 01 Distribution) o Belli ciao di Pio e Amedeo (FremantleMedia Italia e Vision Distribution).

Il re dei cinepanettoni, ovvero Checco Zalone, si è intanto accasato nuovamente con il gruppo Mediaset, rinnovando il contratto che era scaduto dopo Tolo Tolo, uscito in sala nel gennaio 2020. Il Biscione, attraverso la produzione TaoDue e la distribuzione Medusa, potrà quindi ancora collaborare col dominatore del botteghino italiano che, dopo i 14,1 milioni di euro di Cado dalle nubi del 2009, ha incassato 43,5 milioni di euro nel 2011 con Che bella giornata, e poi quasi 52 milioni nel 2013 con Sole a catinelle, 65,2 milioni nel 2016 con Quo vado, e 46,2 milioni con Tolo Tolo nel 2020.

Zalone non ha ancora deciso quando uscire con la sua nuova pellicola (si pensa al gennaio 2024), ma avrà ovviamente grande libertà, un po’ come già accaduto con Tolo Tolo dove Pietro Valsecchi, fondatore e amministratore delegato di TaoDue (società controllata al 100% da Mediaset), aveva lasciato totale autonomia al comico nella scelta delle location in cui girare il film, nella composizione della colonna sonora e, soprattutto, nella regia dell’opera, per la prima volta affidata allo stesso Zalone, rompendo il binomio con Gennaro Nunziante che aveva diretto tutte le precedenti pellicole.
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nella foto Checco Zalone)