Pubblicato il 15/07/2021, 17:03 | Scritto da La Redazione

Mediaset si allea con Discovery? Nel dubbio, i piccoli Berlusconi si blindano

Mediaset si allea con Discovery? Nel dubbio, i piccoli Berlusconi si blindano
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: patto d’acciaio tra Luigi, Barbara ed Eleonora che hanno il 21,4% di Fininvest. E, a differenza di Marina e Piersilvio, nessun potere gestionale. Con la neonata cassaforte societaria potranno proteggersi in caso di vendita o fusione.

Patto tra i piccoli Berlusconi per non darla vinta ai fratelli

Libero, pagina 19, di Nino Sunseri.

Grandi movimenti a casa del Biscione. Sia nell’attico dove stanno gli azionisti di Fininvest, cassaforte di famiglia, sia ai piani intermedi dove vivono e lavorano gli uomini di Mediaset e Mondadori la due principali attività del gruppo. Le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano finanziario MF – Milano Finanza raccontano delle novità all’interno di Holding 14, la scatola di proprietà di Luigi, Barbara ed Eleonora Berlusconi, i tre figli del Cavaliere e di Veronica Lario. La finanziaria ha come unica attività la custodia del 21,4% di Fininvest. La blindatura ha regolato i patti fra i tre ragazzi e i loro eredi. Inoltre, ha allungato la durata della società fino al 2100. In questa blindatura la Borsa ha trovato conferma delle voci che danno per imminenti importanti novità all’interno della galassia del Biscione.

La cautela dei piccoli Berlusconi si spiega con la particolare governance del gruppo. I figli del primo matrimonio del Cavaliere hanno incarichi operativi ben precisi. Piersilvio alla testa di Mediaset e Marina in Mondadori oltre ad avere la presidenza di Fininvest. I figli di Veronica, invece, sono semplici azionisti, per quanto molto importanti. In verità Barbara aveva un po’ scalpitato cercando uno spazio in Mondadori e poi affiancandosi ad Adriano Galliani alla guida del Milan. In entrambi i casi l’ansia di emergere era stata contenuta. Facile immaginare che il diverso peso assegnato agli eredi avrà un impatto molto importante nelle scelte strategiche del gruppo. Soprattutto in vista di possibili combinazioni azionarie che potrebbero variare il perimetro della galassia.

La scommessa

Ed è proprio scommettendo su queste novità che la Borsa ha cominciato a guardare con occhi diversi alla Mondadori e a Mediaset. Il titolo della casa editrice con la chiusura di ieri a 1,96 euro viaggia ai massimi dal 2018. Ha dato uno strappo del 10% dopo l’annuncio di aver acquistato dalla De Agostini la divisione scolastica. In questo modo aumenta la sua stazza in un settore, come l’editoria per l’insegnamento che magari non offre margini vertiginosi, ma sviluppa fatturati importanti. Soprattutto al riparo dalle oscillazioni della domanda considerando che gli studenti non possono fare a meno dei libri nonostante i progressi della tecnologia.

La Mondadori affianca il peso nell’editoria scolastica al primato che ha raggiunto in libreria dopo l’acquisto di Rcs Libri. Un successo per Ernesto Mauri che due mesi fa ha lasciato il posto di amministratore delegato dopo aver completato la totale riconversione del gruppo. Presenza sempre più ridotta nei giornali a favore di libri e Internet.
(Continua su Libero)

 

(Nell’immagine il logo di Fininvest)