Pubblicato il 14/07/2021, 15:03 | Scritto da La Redazione

Lucio e Niccolò Presta indagati assieme a Matteo Renzi

Documentari e format tv. Renzi e Presta indagati per finanziamento illecito

Domani, pagina 1, di Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian.

Nuova tegola giudiziaria su Matteo Renzi L’ex premier è infatti indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni insieme al manager dei vip (e suo amico personale) Lucio Presta. Domani ha scoperto ieri che la Procura di Roma ha iscritto il leader di Italia viva nel registro degli indagati qualche settimana fa, in merito a un’inchiesta sui rapporti economici tra Renzi e l’agente televisivo.

Al centro dell’indagine ci sono i bonifici del documentario Firenze secondo me, che già finirono nel 2019 in una relazione dell’antiriciclaggio della Uif. Ma anche due progetti televisivi (mai realizzati) che vedevano Renzi nella veste di intervistatore e di narratore il primo programma si sarebbe dovuto chiamare Mr Intervista, il secondo Cinque minuti. Format che sarebbero stati pagati da Presta circa duecentomila euro, e stati comprati da alcun network.

Presta e la villa

Chi vi scrive due anni fa, sull’Espresso, segnalò come Presta, per il progetto televisivo andato in onda su Discovery, girò a Renzi quasi mezzo milione di euro, una cifra che appariva del tutto fuori mercato. Non solo se rapportata alle somme pagate da conduttori di fama come Alberto Angela, ma anche a confronto con quanto incassato dai Presta da Discovery Channel: se al tempo fonti interne all’emittente rivelarono che il documentario presentato dal politico era stato comprato per poche migliaia di euro, oggi si scopre che l’Arcobaleno Tre (la società di Presta e del figlio Niccolò, anche lui indagato) ha fatto a Discovery una fattura di appena mille euro, che non risulta ancora incassata.

Il documentario, costato quasi un milione di euro tra compenso per Renzi e produzione, a oggi non ha generato ricavi. I soldi ottenuti dall’amico Presta, già organizzatore di alcuni eventi alla Leopolda, servirono invece a Renzi, nell’autunno del 2018, a restituire parte del prestito da 700mila euro che aveva ricevuto dalla famiglia Maestrelli per l’acquisto di una villa a Firenze. Un prestito anomalo che finì nelle maglie dell’antiriciclaggio, anche perché i soldi furono bonificati dai Maestrelli attraverso il conto dell’anziana madre Anna Picchioni, e da qui finirono su quelli dei Renzi che li usarono per comprare la villa da 1,3 milioni di euro.
(Continua su Domani)

 

(Nella foto Matteo Renzi)