Pubblicato il 09/07/2021, 14:34 | Scritto da La Redazione
Argomenti: , ,

Rai: neanche Mario Draghi ha le idee chiare per le nomine

Il rinvio delle nomine nel cda della Rai lo hanno chiesto i grillini, ma in realtà fa comodo a tutti

ItaliaOggi, pagina 7, di Marco Antonellis.

Per molti non è stata affatto una sorpresa il rinvio alla prossima settimana della “partita” Rai. Non c’è ancora accordo tra i gruppi parlamentari sull’elezione dei quattro membri del consiglio di amministrazione Rai da parte di Camera e Senato. Il voto, inizialmente previsto per questa settimana è stato spostato su richiesta del Movimento 5 Stelle e fissato per il 14 luglio. L’intenzione di Palazzo Chigi sarebbe di chiudere la partita entro la prossima settimana, in concomitanza con l’assemblea dei soci Rai del 12 luglio che approverà il bilancio con la nomina dell’amministratore delegato e del presidente (in modo da anticipare la “tempesta perfetta” che potrebbe abbattersi sulla maggioranza di Governo il 13 in occasione della votazione sul ddl Zan).

«Intenzione», però, perché al momento checché ne dicano veline fatte girare ad arte non c’è alcuna certezza che non vi siano ulteriori rinvii. Già, perché questo rinvio oltre che ai grillini fa molto comodo anche a Mario Draghi che a dispetto di quanto non si lasci trapelare un nome vero per la presidenza e uno per la posizione di Ad al momento ancora non ce l’ha. In poche parole, non c’è alcun accordo con la maggioranza di governo sul nome del presidente e tantomeno è stato deciso chi scegliere come amministratore delegato. Insomma, il rinvio voluto dai grillini sta di fatto mascherando l’impasse di super Mario che sulla Rai ha davanti a sé un percorso pieno zeppo di ostacoli.

I movimenti dei Partiti

A proposito dei 5 Stelle, però, il vero problema risiede nelle divisioni in merito alla scelta del candidato. Già, perché il reggente Crimi vorrebbe Di Maio mentre i gruppi parlamentari preferirebbero uno degli altri due nomi in pista, Favale o Palma. È questo il vero motivo per il quale i 5 stelle hanno chiesto il rinvio: non perché non abbiano candidati, ma perché divisi all’interno non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla scelta. Ma il rinvio sarà utile anche per verificare se ci sono i presupposti per portare la Coletti alla presidenza rinunciando a un posto in cda (e di questo ne stanno già parlando con Draghi). Insomma, «se perdiamo l’Ad almeno dateci la presidenza», la richiesta grillina.

Anche al centrodestra tutto sommato, il rinvio fa molto comodo: ancora non hanno deciso se confermeranno Rossi (anche se appare estremamente difficile negare un posto in Cda al partito di Giorgia Meloni, unica forza di opposizione) oppure se Forza Italia riuscirà a ottenere un posto (almeno) in cda per Simona Agnes. Insomma, il rinvio lo hanno chiesto i grillini ma in realtà fa comodo a tutti.
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nella foto Mario Draghi)