Pubblicato il 06/07/2021, 14:35 | Scritto da La Redazione
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La Nazionale non ha i telecronisti che meriterebbe

Lo sport in tv, i telecronisti e la difficile sfida del mercato

Corriere della sera, pagina 55, di Aldo Grasso.

Il comitato di redazione di Rai Sport ha rilasciato un durissimo comunicato di protesta nei confronti dell’azienda per la mancata acquisizione dei diritti di Coppa Italia per i prossimi tre anni: «Un’azienda che non ha mai avuto un progetto chiaro e concreto di rilancio dello sport, che ha lasciato alla deriva una Testata, unica della Rai a non essere ancora digitalizzata nonostante 12 anni di promesse». Protesta giusta, ma un piccolo esame di coscienza non guasterebbe. Proprio in questi giorni, con un certo stupore, siamo alle prese con un canale tematico bifronte. Rai Sport propone un Tour di France di grande livello: la telecronaca è affidata ad Andrea De Luca e Stefano Garzelli, con le storie magiche dello scrittore Fabio Genovesi. Contestualmente, dallo studio di Milano, c’è Antonello Orlando assieme a una serie di opinionisti: Beppe Conti, Giada Borgato, Alessandro Bella, Daniele Bennati e altri. Lo ammetto: quest’anno la telecronaca della Rai batte per distacco quella di Luca Gregorio e Riccardo Magrini su Eurosport, ormai troppo impegnati a rispondere ai tweet dei fissati.

Al contrario, invece, il racconto degli Europei di Calcio è imbarazzante, a cominciare dal «team leader» della spedizione di Rai Sport, Enrico Varriale. Se i telecronisti raggiungono a stento la sufficienza, decisamente fastidiose sono le seconde voci: Manuel Pasqual, Andrea Agostinelli, Katia Serra, Bruno Giordano.
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto Enrico Varriale)